Come è cambiato il tuo modo di giocare rispetto al passato. Sembri inserito in un meccanismo…
Penso che la squadra stia facendo meglio, abbiamo più fiducia in noi stessi e stiamo giocando un calcio diverso rispetto al passato. Siamo più in attacco, con posizioni più precise. Il mio ruolo mi sembra simile, forse con un po’ più di libertà. Abbiamo cambiato per migliorare, stiamo ancora migliorando ma siamo riusciti a migliorare in maniera graduale.

E’ più difficile per te vincere il Pallone d’Oro o per la Juve la Champions?
Pallone d’oro? Tutti gli anni è una sfida, non solo per me ma anche per la Juve. Vogliamo vincere il campionato, la Champions. La Juve deve pensare in grande, quindi cercheremo di vincere tutti i trofei in pali. Non sarà facile ma tutto è possibile. La cosa importante non è il singolo: se si vince a livello collettivo, si vince a livello individuale.

Chi deve vincere il Pallone d’oro? 
Non è importante, l’importante sono i premi collettivi. Abbiamo fatto una stagione fantastica, ho vissuto una stagione fantastica e cominciato bene questa stagione. Quello che conta è vincere la partita di domani, se vinciamo saremo al 50% qualificati.

Cosa ti ha colpito di Sarri?
Mi piace il modo in cui lui vuole che la squadra giochi. C’è più fiducia, creiamo più occasioni. Quello che è cambiato è il modo in cui ci muoviamo. Magari non facciamo gol quanto vogliamo, ma creiamo. Siamo primi in campionato, messi bene in Champions, la stagione è cominciata bene. Abbiamo cose da migliorare, ma finora siamo felici di quello che stiamo facendo.

A quale record punti ora, dopo aver toccato quota 700?
I 700 sono passati. Voglio raggiungerne altri. Ovviamenne è una cosa bella, sono contento e orgoglioso di aver fatto 700 gol e aver vinto dei premi, ma per me la priorità è vincere con la Juve e la Nazionale. I record, poi, arriveranno, ma per me sono in secondo piano.

Cosa ti dà più fastidio o ti dà più piacere di quello che scrivono?
Mi rende triste quando la gente non dice la verità.  Nel calcio, però, non ci sono molte cose dette dalla stampa che mi fanno arrabbiare. Fa parte dell’industria del calcio e lo accetto. Faccio parte di questo mondo da quando avevo 17 anni. Per me la cosa più importante è la mia famiglia. Cosa mi rendere felice? Vincere! Questo è quello che mi fa scendere in campo.

Resterai tutti i 4 anni alla Juve? Ti stai divertendo di più a giocare con Higuain e Dybala?
L’età è un numero e non significa che sei alla fine. Io lo posso dimostrare con le mie prestazioni, per come gioco, il modo in cui mi sento ancora in forma lucido e più maturo di prima. Questo credo faccia la differenza. Dybala e Higuain sono fantastici, come Cuadrado e Bernardeschi. Tutti sono eccezionali e fanno il loro meglio. Il mister sa quello che è meglio per la squadra.

E’ speciale come lavora Matuidi dietro di te? 
Molti della stampa dicono che la Juve gioca in modo diverso con Cristiano. Tutti abbiamo il nostro ruolo, se mi chiedete di fare il portiere non so farlo, se chiedete a Buffon di fare l’attaccante non saprebbe farlo. Ognuno ha il suo ruolo, io conosco il mio ruolo, Abbiamo successo perché lavoriamo da squadra e solo così possiamo vincere cose importanti. Con Matuidi, Rabiot, Ramsey, Dybala: noi siamo tutti insieme e lavoriamo da squadra.

“Nessuno ha chiesto però della Lokomotiv”, ha detto Cristiano Ronaldo lasciando la conferenza.