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Israele: la tregua regge. Netanyahu: “Cambiate le regole del gioco con Hamas”. Dal Papa all’Ue: “Dialogo”

 

I combattimenti fra Israele e Hamas sono terminati in seguito ad un accordo di cessate il fuoco mediato dall’Egitto e dalle Nazioni Unite. Nel sud di Israele la vita sta gradualmente tornando alla normalità e le autorità militari si apprestano a revocare le misure di emergenza imposte alla popolazione.

Tuttavia si registrano scontri sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme: tumulti si sono verificati al termine delle preghiere del venerdì. Gli agenti hanno disperso la folla con granate assordanti.

Finora non si ha notizia di feriti. La scorsa notte alla Spianata delle Moschee una folla di palestinesi aveva festeggiato con fuochi d’artificio il cessate il fuoco a Gaza ed aveva inneggiato alle Brigate Ezzedin al-Qassam, ala militare di Hamas.

Il numero aggiornato dei palestinesi morti a Gaza nei bombardamenti degli ultimi giorni nella Striscia è salito a 243. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. In questo bilancio sono inclusi 66 bambini e 39 donne. I feriti sono 1910.

Intanto Hamas rivendica la ‘”vittoria” nel conflitto con Israele. L’alto responsabile del movimento ha inoltre promesso di “ricostruire” le case distrutte dagli attacchi israeliani.

“Il nostro obiettivo era riportare calma e sicurezza i cittadini di Israele e questo abbiamo fatto. Abbiamo inferto ad Hamas un danno massimo”, ha detto il premier Benyamin Netanyahu. “Con 11 giorni di guerra – ha spiegato – sono state cambiate le regole del gioco e lo sono anche per il futuro”. “Se Hamas pensa che accetteremo lancio sporadico di razzi, si sbaglia. Ciò che è valso per il passato non varrà per il futuro”. Netanyahu ha quindi ringraziato Biden per “l’appoggio dato al diritto di difendersi di Israele”.

Il centrista Yair Lapid ha attaccato Netanyahu per la gestione inefficace del conflitto con Gaza. “I cittadini israeliani – ha twittato – e soprattutto le comunità al confine con Gaza hanno sofferto per il pesante lancio di razzi e non hanno ottenuto risultato”. “I fallimenti di Netanyahu – ha aggiunto – si estendono dal Monte Meron a Gaza, dal Monte del Tempio a Lod. E’ tempo per lui di andare via”.

LE REAZIONI NEL MONDO

“Il mio pensiero va a quanto sta accadendo in questi giorni in Terra Santa. Ringrazio Dio per la decisione di fermare gli scontri armati e auspico che si percorrano le vie del dialogo e della pace”, ha detto il Papa.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, accoglie “con favore” il cessate il fuoco. “Solo una soluzione politica porterà a tutti pace e sicurezza durature”, scrive su Twitter.

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, “plaude” al cessate il fuoco e “chiede di osservare la tregua”.

Il presidente Usa Joe Biden ha ringraziato il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi per il ruolo svolto nel raggiungimento del cessate il fuoco. E’ “una vera opportunità” per fare progressi dopo il conflitto israelo-palestinese, durato 11 giorni, ha detto il presidente Usa.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Medio Oriente nei prossimi giorni e incontrerà le parti per “lavorare insieme per costruire un futuro migliore per israeliani e palestinesi”, ha spiegato il dipartimento Usa.

“Le parti devono ora impegnarsi a consolidarlo. Il ritorno al dialogo e i negoziati di pace sono l’unica via per spezzare il ciclo di violenza. Continueremo a sostenere gli sforzi per portare pace e sicurezza durevoli nella regione”. E’ il tweet del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

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