Ciclista investe un cinghiale ma rimane con le gambe spezzate: verrà risarcito.
Il ciclista scendeva tranquillo verso Torreglia, quando: “Il cinghiale è sbucato all’improvviso dietro la curva, l’ho travolto e ora ho le gambe spezzate.”
L’uomo lo scorso 21 luglio aveva già avuto un incidente. Questo è il secondo e rimarrà per molto tempo fermo, dal momento che ha entrambe le gambe spezzate.
Adesso i legali dello dello Studio 3A chiederanno un risarcimento alla Regione. Il ciclista spiega che: “Solo di bicicletta ho quasi cinquemila euro di danni, poi ci sono la frattura scomposta del malleolo sinistro, quella del secondo e del terzo metatarsale di sinistra, la micro frattura dello scafoide, oltre alle escoriazioni. Nessuna forza di polizia è intervenuta. Solo l’autoambulanza.”
Gli avvocati pensano che il rischio sia un possibile scaricabarile tra i vari attori in campo sulle responsabilità. “Sarà una battaglia estenuante con la probabilità che nessuno tra la Regione, a cui è affidata la gestione della fauna selvatica, l’Ente Parco dei Colli e la Provincia, che ha competenza sulla strada, voglia assumersi la colpa di quanto accaduto.
La dinamica del sinistro è confermata da diversi testimoni. Accedere al fondo è sempre difficile dato che basta che vi sia nelle vicinanze un cartello di avvertimento del pericolo perché la Regione si senta autorizzata a lavarsene le mani. L’incidente porta di nuovo alla ribalta il tema dei cinghiali pericolosi per gli utenti della strada, oltre che per gli agricoltori e i residenti.”