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Inps, l’istituto di previdenza ha finito i soldi: sarà la Ue a pagare la cassa integrazione

 

Restano in alto mare le trattative con l’Europa per i soldi da destinare al rilancio della nostra economia. «Sul Recovery Fund stiamo facendo i conti», ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri pomeriggio a Palazzo Chigi. «Giovedì c’è stata una riunione con la maggioranza ed abbiamo iniziato a ragionare sul ventaglio di possibilità dei prossimi provvedimenti.», ha aggiunto, «ma chiederemo di accedere al fondo Sure, è un percorso già avviato, mentre sul Mes (il fondo salva Stati, ndr) non è cambiato niente». A sollecitare il premier sul tema le numerose domande dei presenti per la nuova presa di posizione della cancelliera tedesca Angela Merkel che in un’intervista a La Stampa ha ribadito l’invito all’Italia di utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dalla Ue. «Il Recovery Fund non può risolvere tutti i problemi dell’Europa», men che meno quelli dell’Italia, «non abbiamo messo a disposizione degli Stati strumenti come il Mes o Sure perché restino inutilizzati». E proprio il paracadute europeo anti disoccupazione, pare l’unica leva europea che Conte è in grado di azionare. Mentre sull’Inps e sul suo presidente, Pasquale Tridico, cresce il malcontento fuori e dentro la maggioranza (ieri Renzi è tornato a chiederne le dimissioni) è sempre più evidente che i soldi stanziati da Bruxelles per la Sure, letteralmente Support to mitigate unemployment risks in an emergency, la cassa integrazione europea, saranno utilizzati molto presto. Resta da capire quali saranno i tempi per accedere ai fondi del paracadute europeo. Le fasi per attivarlo sono cinque: richiesta, valutazione, proposta, approvazione ed erogazione. Conte, in conferenza stampa, ha chiarito che «il Sure è un percorso che abbiamo già attivato», mentre «ci stiamo predisponendo per un piano di recovery plan italiano a settembre». Dunque, almeno la richiesta per la cassa integrazione Ue dovrebbe essere già stata recapitata a Bruxelles. Ma le parole pronunciate ieri da Conte ricalcano l’annuncio di inizio giugno, quando il premier fece sapere: «Chiediamo all’Europa di partecipare al Sure e i 20 miliardi spettanti all’Italia, pari al 20% della cifra complessivamente disponibile, saranno destinati agli ammortizzatori sociali». In attesa di capire come finirà il negoziato per il Recovery Fund, i 20 miliardi del Sure dovrebbero essere destinati interamente a coprire l’estensione della Cassa integrazione dal 15 luglio – attuale data di scadenza – fino al 31 dicembre.

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