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Incidente Boeing 737 Max 8: più tecnologia equivale a più sicurezza?

Da giorni, dopo la strage dell’Ethiopian Airlines, si discute molto sulle innovazioni tecnologiche di questo nuovo tipo di aereo; ma esattamente, di che cosa si tratta?

 

Partiamo dal principio: il Boeing 737, progettato nella sua prima versione nel lontano 1968 dall’omonima azienda statunitense, è un aereo diffuso in quasi tutte le compagnie aeree del mondo, per le rotte a medio-breve raggio; nel 2017 debutta la nuova versione 737 Max, divenendo la quarta generazione della famiglia Boeing 737. Concepita con i più recenti accorgimenti tecnologici, ha un minor impatto ambientale con consumi ridotti, una nuova progettazione della fusoliera, nuovi materiali interni/esterni e miglioramenti ai motori che ne determinano, rispetto alle versioni precedenti, un incremento del 19%  del suo raggio d’azione. Tuttavia, la sua innovazione tecnologica è finita sotto i riflettori dopo il gravissimo incidente accaduto al vettore 302 dell’Ethiopian Airlines, che tra l’altro ha delle similitudini con un altro incidente aereo avvenuto il 29 ottobre 2018 alla Lion Air, una compagnia aerea indonesiana: in tutti e due i casi l’aereo, sempre dello stesso modello, è precipitato pochi minuti dopo il decollo.

 

Nel Boeing 737 Max 8 alcuni strumenti elettronici di bordo funzionano in maniera differente rispetto alle altre versioni e secondo alcuni esperti, la società produttrice a suo tempo non avrebbe comunicato adeguatamente queste differenze alle compagnie aeree che lo avevano in utilizzo. Secondo l’Indonesian National Transportation Safety Committee che ha portato avanti l’indagine sulla cause della prima sciagura, l’incidente sarebbe stato causato da un’errata segnalazione di un sensore del software di bordo che avvisa i piloti se ci sia o meno il rischio di una riduzione della portanza, ovvero la forza che permette all’aeromobile di rimanere in volo; in parole semplici, il sistema automatico della stabilità e correttezza dell’assetto del velivolo sarebbe entrato in conflitto con il sistema di guida manuale, ovvero con i tentativi del pilota di correggere il “software”. A seguito di ciò, la Federal Aviaton Administration americana, aveva diffuso un comunicato alle compagnie aeree, invitandole ad aggiornare i piloti sul funzionamento del sensore sotto accusa. Sempre secondo l’ente federale americano, la mancanza di un adeguato aggiornamento avrebbe potuto portare ad una difficoltà nella gestione dell’aeromobile, la cui errata impostazione poteva nella peggiore delle ipotesi causare un’improvvisa perdita di quota, con il rischio di un impatto al suolo.

Ma allora, se la direttiva data quasi 5 mesi fa è stata seguita dalle compagnie aeree, perchè l’aereo dell’Ethiopian Airlines si è schiantato al suolo? Qual è stata la causa? Errore umano o errore tecnologico?

 

Al momento non ci sono elementi che facciano supporre che i piloti non fossero a conoscenza di questi necessari aggiornamenti. Le indagini continuano, sperando che dalle scatole nere recuperate e inviate a Parigi si possa ottenere un quadro più chiaro sulla dinamica in questione.

 

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