Piemonte e Lombardia: “Chiederemo lo stato di emergenza nazionale”
L’emergenza incendi sta devastando il Piemonte dal 10 ottobre: la situazione è aggravata in questi ultimi giorni anche a causa del forte vento caldo e secco che sta scendendo dalla catena alpina. Dal 10 ottobre le squadre antincendio regionali e dei vigili del fuoco hanno dovuto affrontare più di 300 incendi. È un quindicenne il piromane individuato ieri pomeriggio dai carabinieri, mentre innescava un incendio in frazione Prera, a Sordevolo, nel Biellese, ieri pomeriggio. Quando i carabinieri lo hanno fermato, si sarebbe giustificato dicendo che lo faceva per osservare gli uomini dei vigili del fuoco in azione. Intanto vigili del fuoco e volontari dell’Aib sono ancora impegnati a Sordevolo dove i boschi da ieri continuano a bruciare.
Sono oltre 20 i roghi che da giorni stanno devastando il territorio tra Torinese e Cuneese e che hanno già divorato tremila ettari di boschi. Per fronteggiare l’emergenza, sono arrivati domenica anche due Canadair dalla Croazia a supporto di quelli italiani. In Valsusa resta una delle situazioni più critiche. È passata, ormai, una settimana da quando si sono accesi i primi fuochi, ma le fiamme non hanno smesso di devastare la zona. Gli evacuati, alcune centinaia, hanno trascorso la notte nelle strutture messe a disposizione dal Comune, che già nelle prossime ore potrebbe revocare l’ordinanza di evacuazione per farli rientrare nelle abitazioni.
I vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte per impedire che le fiamme raggiungessero l’Osservatorio Astronomico e altri edifici. Operazioni rese difficili dal vento. Stamani sono ripresi i voli dei Canadair, che stanno scaricando acqua sulle aree interessate dal rogo