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In sala parto con il marito: con il Covid-19 in giro in molti ospedali sardi non si può fare

Ma ora future mamme e papà chiedono di sbloccare la situazione

 

Oggi – spiegano i firmatari dell’sos – in Sardegna, tranne presso il punto nascita dell’Ospedale Nostra Signora Bonaria di San Gavino Monreale, il partner che ha scelto di accompagnare la nascita del proprio figlio o figlia, sostenendo la scelta della compagna di partorire in ospedale, si trova allontanato durante il travaglio e il parto. Perché negare un appoggio psicologico così importante ad una donna partoriente, in assenza di sintomi che possano mettere a rischio il buon andamento del parto e la salute del personale sanitario?”. Nella lettera si sottolinea che altre regioni , ad esempio l’Emilia Romagna, hanno applicato dei percorsi nascita che prevedono l’accesso in sala travaglio e parto di un unico accompagnatore. Di qui la proposta: “Siamo anche disposti , a nostre spese, ad essere sottoposti al tampone orofaringeo o al test sierologico per la diagnosi del nuovo Coronavirus e all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, pur di far lavorare tutti gli operatori in totale sicurezza e di stare accanto alle nostre compagne-mogli e future mamme dei nostri bambini”.

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