Il tour negli stadi, che si concluderà il 21 giugno a Messina, ha fatto registrato 450 mila spettatori
Cinquantamila anime rock ieri sera hanno osannato il loro idolo Vasco Rossi per la prima delle due date del ‘Vasco non stop live’ previste allo stadio San Nicola di Bari. Lo stadio inizia a riempirsi sin dalle prime ore del pomeriggio. Cresce il pubblico e cresce l’attesa, ripagata dall’arrivo puntuale del Komandante, accolto da una “ola” festante, con la sua consueta “divisa” da concerto: occhiali scuri e berretto con visiera. Vasco, come spesso accade, afferra il microfono per far cantare il suo pubblico che conosce le sue canzoni a memoria e si lancia in un canto liberatorio all’unisono. Il Blasco apre con il botto, e urla in rapida successine “Cosa succede in città”, “Fegato spappolato” e ‘”Domenica lunatica”. Luci, laser, chitarre elettriche, assoli di batteria, macchine sputa fuoco: uno spettacolo nello spettacolo che non delude i fan, accorsi in massa per ascoltarlo. Trenta successi in scaletta che hanno riunito in due giorni ben 100mila persone – registrato il sold out in entrambe le date – e che uniscono in un abbraccio immaginario diverse generazioni.
I fan sono in delirio, qualcuno urla “clonatelo” e lui si dona completamente a loro, suda, balla, sorride, si emoziona.
E poi a ripetizione: “L’uomo piu’ semplice”, “Ti Prendo e ti porto via”, “Dimentichiamoci questa città”. C’è spazio anche per un tributo ai Metallica, in risposta all’omaggio ricevuto dalla band nel loro tour in Italia, e a un ballo sfrenato con le versioni elettro-dance di “Brava”. Il momento romanticismo arriva con l’acustico “Dillo alla luna”, “E…”, “L’una per te”, cantate quasi tra il pubblico. In questo tour si ascolta anche per la prima volta la versione strumentale di ‘Ciao’, eseguita al pianoforte da Beatrice Antolini.
Il concerto, che dura due ore e mezza, dopo la seconda data di oggi di Bari, Bari approderà a Messina, il 21 giugno, tappa conclusiva del tour negli stadi che ha registrato 450mila presenze. Un’altro record per Vasco, o per meglio dire una conferma di un fenomeno culturale, dopo il record mondiale di Modena park, con 220mila spettatori in una sola serata di luglio, che non sembra intenzionato ad arrestarsi. È proprio vero che il rock è l’elisir di lunga vita.
A cura di Giovanni Cioffi