ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Immigrazione, Berlusconi: “Bomba sociale, 600mila migranti non hanno diritto di restare in Italia”

Secondo Berlusconi, solo il 5% dei migranti presenti oggi in Italia ha il diritto di restare

Immigrazione, Ius Soli e accoglienza migranti sono tra i temi più caldi della campagna elettorale. Ne parlano un po’ tutti. Chi risulterà convincente, tra le compagini politiche, nell’esposizione della propria strategia e nelle proprie proposte per affrontare il fenomeno, molto probabilmente il prossimo 4 marzo avrà la vittoria in tasca. Lo ha ben compreso, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che in un’intervista al Tg5, ha illustrato la ricetta della coalizione del centrodestra in grado di arginare l’emergenza migranti.

“Oggi in Italia si contano 650mila migranti di cui solo il 5% ha diritto a restare perché rifugiati. Gli altri rappresentano una bomba sociale pronta a esplodere, vivono di espedienti e di reati”, ha dichiarato l’ex premer. “Esiste un problema sicurezza nelle città e noi consideriamo una priorità assoluta riprendere il controllo della situazione”, ha aggiunto Berlusconi. “Quando saremo al governo – ha detto – investiremo molte risorse per garantire la sicurezza degli italiani. Tra le altre misure rilanceremo l’istituto del poliziotto e del carabiniere di quartiere e riprenderemo l’operazione strade sicure con tutti i nostri soldati nelle città”. “Con noi al governo nel 2011 – ha detto ancora – arrivarono 4.400 immigranti; con i quattro governi della sinistra sono arrivati nel 2013 170mila immigrati, nel 2014 150mila, nel 2016 181mila e nel 2017 119mila. Il risultato è che oggi abbiamo almeno 630mila immigrati, di cui solo 30mila hanno il diritto di restare perché rifugiati. Altri 600mila sono una bomba sociale pronta a esplodere, perché pronti a compiere reati”.

La ricetta di Berlusconi

Il piano di Berlusconi per affrontare la questione “urgentissima” dell’immigrazione si articola in tre fasi: chiedere all’Europa di fare accordi con i Paesi del Nord Africa per fermare le partenze; rimpatriare nei Paesi d’origine gli irregolari; un “grande piano Marshall” per i Paesi africani coinvolgendo anche Usa, Russia, Ciad e Paesi del Golfo.

A cura di Giovanni Cioffi

Facebook