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Il web scatenato: la bottiglia d’acqua Evian da otto euro firmata Ferragni

     

Una foto, una collaborazione, un marchio e subito partono critiche da tutto il mondo

Una collaborazione di un anno quella che lega la nota marca francese “Evian” e l’influencer più gettonata del momento, Chiara Ferragni.

Nonostante l’acqua da lei sponsorizzata, sia in commercio da tempo, solo da pochi giorni è circolata una sua foto che la mostrava con una bottiglia di acqua Evian da 75cl; in vista il cartellino del prezzo (8euro).

Instagram, Twitter, tutti i social network si sono scatenati nel giro di ore; persone scandalizzate hanno commentato duramente la foto. L’ironia di molti era basata sul marchio stesso creato dalla Ferragni per Evian, ovvero un occhio con delle belle ciglia lunghe.

L’influencer stessa, ironicamente ha condiviso un post creato da “Trash Italia” in cui sembra che l’acqua sia stata creata con le sue lacrime.

Pronto ed accurato l’intervento di suo marito Fedez: “Per tutti gli indignati, volevo dirvi che l’acqua Evian costa già tanto di per sé, tutte le collaborazioni con Evian costano così, e indovinate!? Il prezzo non lo decide Chiara ma l’azienda!.

Le collaborazioni per la limited edition del brand francese avevano visto testimonial d’eccezione come Alexander Wang, Paul Smith, Elie Saab, Christian Lacroix e Jean Paul Gaultier. Per tutte le bottiglie da loro sponsorizzate era stato fissato il prezzo di otto euro, tranne che per Gaultier, il cui prezzo era salito addirittura a 14 euro.

Nessuna polemica fino ad ora.

L’acqua della limited edition si può comprare solo in alcuni esclusivi rivenditori, perciò le bottiglie vengono viste e tenute come un oggetto da culto.

Un prezzo a dir poco elevato per dell’acqua.

Da considerare c’è il marchio, il marketing, il guadagno delle stesse società…

Evian è apprezzata molto da star di Hollywood, è stata anche citata all’interno del libro di Agatha Christie “Assassinio sull’Orient Express”, ed è per questo che il prezzo di base è alto già di per sé.

Il commercio fonda il suo guadagno soprattutto sul mercato asiatico, ovvero in tutti quei paesi in cui vi è un amento dei “super ricchi” ma una diminuzione di acqua potabile in circolazione.

Vero però è anche il fatto che mentre si vendono bottiglie di acqua per un prezzo esorbitante, in alcuni Paesi del mondo, di acqua ancora non vi è traccia. Forse al giorno d’oggi sono altre le cose rilevate importanti dalle persone, come un post su Instagram che fa scandalo, o delle belle scarpe nuove, o avere sempre l’ultimo smartphone uscito…

Così anche per una bottiglia di acqua firmata da una delle donne più influenti al momento. Dopo lo scandalo infatti, Evian ha finito tutte le scorte in Italia, che non era neanche considerato tra tra i mercati di riferimento.

Allora cosa si può dire nei confronti di quella gente che non può permettersi neanche di avercelo un bicchiere d’acqua? E per tutti quelli che devono fare migliaia di chilometri per arrivare nei pressi di un pozzo, riempire la bacinella e tornare indietro?

Per chi non arriva a fine mese? Per chi vive per le strade, la cui sola possibilità di avere dell’acqua è sentire sulla pelle delle gocce di pioggia?

Forse i soldi ricavati da edizioni limitate, in parte perlomeno, potrebbero essere devoluti in aiuto di tutte queste persone… forse ci si potrebbe impegnare meglio per utilizzare internet in maniera più educativa, forse non ci dovremmo scandalizzare per otto euro, ma ci dovremmo scandalizzare per chi, con quegli otto euro deve mantenere una famiglia.

In Italia, il calcio e la moda stanno diventando un problema soprattutto per i giovani; le società sperperano sull’evoluzione in ribasso dei giovani e loro non hanno altro che minimi interessi.

È questo il futuro che vogliamo?

Preoccupiamoci per le cose serie e non per una irrilevante bottiglietta d’acqua che sicuramente non ci potrà cambiare la vita.

 

 

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