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Il part-time ciclico è un problema retributivo, contributivo e di genere

Si è tenuta nella giornata di ieri, 11 novembre 2020, la commissione consiliare avente come oggetto  l’analisi della  situazione dei lavoratori con contratto part time ciclico verticale. La riunione si è svolta  su sollecitazione delle lavoratrici e dei lavoratori Camst impiegati in fiera e delle scriventi OO.SS. che da molti anni tentano di aprire  un confronto e di portare all’attenzione delle parti istituzionali le condizioni normative, salariali e  contributive che interessano una platea di diverse migliaia di lavoratrici e lavoratori in tutta Italia e di molte centinaia nel solo territorio Bolognese.Le OO.SS. hanno illustrato le caratteristiche e le problematiche inerenti tale tipologia contrattuale evidenziando come il problema  si manifesta in diversi settori, quale quello della fiera, della refezione scolastica, e della cooperazione sociale ed hanno sollecitato le istituzioni ad intraprendere un percorso congiunto che possa dare una risposta celere e concreta ai lavoratori (quali la creazione di un bando regionale che possa attribuire ai lavoratori interessati da una sospensione contrattuale e particolarmente colpiti dagli effetti economici della pandemia un contributo economico, attingendo le risorse dal Fondo Sociale Europeo) oltre a sottolineare l’impellente necessità  di un adeguamento normativo  a tutela  dei salari e dei  diritti di queste lavoratrici e di questi lavoratori.Le condizioni di queste persone, caratterizzate spesso da redditi molto bassi sono drammaticamente peggiorate quest’anno a causa dell’impoverimento dei redditi per l’applicazione degli ammortizzatori sociali, dei ritardi nei pagamenti degli stessi, dell’impossibilità dei lavoratori di trovare un impiego sostitutivo nei periodi di sospensione e/o di poter lavorare più ore durante i  periodi di lavoro ordinari E’ stato inoltre evidenziato come tale tipologia contrattuale sia penalizzante sia da un punto di vista contributivo che nel ricorso agli ammortizzatori sociali, sia ordinari che con causale COVID (quali, per esempio, il Reddito di Emergenza che è precluso ai part time ciclici verticali).Alla riunione erano presenti anche l’assessore Lombardo e la consigliera Montera che hanno sostenuto le istanze dei lavoratori e delle OO.SS ed hanno ribadito la necessità di un adeguamento normativo che permetta la maturazione dei contributi ai fini pensionistici  ricordando come diverse sentenze della Corte di Giustizia Europea e della Corte di Cassazione  abbiano condannato l’istituto previdenziale, obbligandolo ad un ricalcolo dell’anzianità contributiva per i lavoratori con part time ciclico verticale che  hanno mosso causa in tal senso.D’altro canto il vice-direttore della sede Inps di Bologna dottor Speranzoni e l’avvocata  Lezzi, in rappresentanza dell’Inps hanno ribadito che l’ Ente deve agìre nel  rispetto delle norme in vigore e delle gerarchie Istituzionali ragion per cui non può assumere decisioni  sul territorio in autonomia. In ultimo sia le OO:SS che altri interlocutori tra cui l’assessore Lombardo, la consigliera Montera, e la consigliera Lembi hanno evidenziato che i settori coinvolti sono caratterizzati da una massiccia presenza di manodopera femminile, che da decenni vive le discriminazioni di cui sopra e che a causa delle conseguenze drammatiche nell’attuale stato di emergenza, rischiano, da una parte di essere l’ultimo baluardo di un welfare pubblico che non garantisce risposte universali, dall’altro di essere le vittime  di una crisi di mercato che travolge tutte le fragilità dimenticate e mai risolte.Per questi motivi le OO.SS  ritengono doveroso continuare a proporre questi temi in tutte le sedi ove ciò sia possibile, con l’auspicio che il tavolo istituzionale oggi avviato possa produrre soluzioni concrete per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti. 

Filcams Cgil Bologna Fisascat Cisl AMB Uiltucs E.R.

Vincenzo Mauriello Antonello Giuliana Federica Maccono

FP Cgil Bologna FPL Cisl AMB UIL Emilia Romagna e Bologna

Simone Raffaelli Kevin Ponzuoli Carmelo Massari

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