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Il Governo del finto risparmio: la bufala dei tagli per 30 miliardi di spending review e l’aumentato della spesa pubblica

Roma – L’on. Fabrizio Cicchitto, nella sua introduzione al convegno della Commissione Esteri su “Esiti delle elezioni presidenziali in Francia” ha rilevato in primo luogo che il risultato ieri in Olanda oggi in Francia ha segnato una secca sconfitta dei populisti antieuro. Grotteschi sono risultati gli slogan delle versioni italiane della Le Pen: secondo Salvini e la Meloni la Le Pen era sostenuta dal popolo, Macron dai banchieri. Il risultato è impietoso: il 30% di vantaggio di Macron ha questa tesi. Ciò detto, il peggio è stato evitato, ma la partita in Europa è ancora tutta aperta. Macron ha fatto un’autentica rivoluzione culturale nei confronti del PSF, ha sfondato la centro, ma ha anche avuto un forte sostegno e ha condotto a viso aperto una battaglia per l’Europa. In Italia Renzi cerca di apparire a sua volta la versione italiana di Macron e di Obama, ma le distanze sono notevoli sia sul terreno della qualità della leadership sia su quello dei programmi. Macron sostiene le sue ipotesi di riduzione della pressione fiscale basandosi su forti tagli alla spesa pubblica.

In Italia il governo Renzi ha tagliato circa 30 miliardi di spending review e, però, ha aumentato di altrettanto la spesa pubblica. Allora la partita sull’europeismoe sul riformismo è in Italia assai più dura che in Francia.

Sull’altro lato Berlusconi per un verso esprime la sua preferenza per Macron, la sua distanza da Salvini e poi però continua a ipotizzare un centro-destra unito. Unito su che? Di conseguenza è auspicabile la aggregazione di un’area di centro, del tutto autonoma, distante dal centro-destra e distinta dal PD.

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