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Il Friuli-Venezia Giulia investe nelle Politiche attive del Lavoro

Gli obiettivi: trasformare il lavoro precario in indeterminato, valorizzare centri per l’impiego, investire sul welfare aziendale, sostenere i lavoratori.

Questa mattina il governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimilano Fedriga e l’Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen hanno tenuto una conferenza stampa riguardo alle nuove azioni in merito alle Politiche attive del Lavoro. Al centro della conferenza c’erano gli imminenti “incentivi mirati per rafforzare la stabilità e la qualità del lavoro, nuove misure a sostegno di specifici profili lavorativi, freno ai contributi per tutti quegli impieghi che non garantiscono adeguate tutele e retribuzioni ai lavoratori”.

Nello specifico, Fedriga e Rosolen hanno delineato i dettagli delle quattro azioni principali che la giunta ha ideato per rafforzare la qualità del lavoro nella regione. Il piano si sviluppa su quattro fronti: “gli incentivi alle stabilizzazioni, che permetteranno di convertire i contratti precari in contratti a tempo indeterminato; la valorizzazione dei Centri per l’impiego, prevedendo contributi ad hoc per le imprese che si rivolgeranno a queste strutture; l’investimento sul welfare aziendale, favorendo l’assunzione delle donne precarie con figli a carico; il sostegno alla stabilizzazione di lavoratori con un’anzianità di servizio tra i 12 e i 24 mesi nell’azienda di riferimento”.

I due rappresentanti delle istituzioni hanno anche aggiunto che, per raggiungere questi obiettivi, verrano raddoppiati i contributi per la riconversione del contratto di lavoro da precario a tempo indeterminato, che oggi partono da 7mila euro. Tali contributi, spiegano, “possono essere ritoccati per categorie particolarmente esposte: nel caso di stabilizzazione di una donna con figlio di età non superiore ai 5 anni, si arriva infatti a bonus ulteriori che oscillano tra i 3mila e i 5mila euro. Agevolazioni sono inoltre previste per le imprese che mettono a disposizione nidi aziendali o convenzionati, flessibilità di orario e banca delle ore”.

L’obiettivo del Friuli-Venezia Giulia resta quello di “intercettare e anticipare le dinamiche del mercato del lavoro, venendo concretamente incontro alle esigenze di donne e uomini del Friuli Venezia Giulia”. Infatti la Regione è la prima in Italia a recepire la direttiva Ue per la lotta alla disoccupazione di lunga durata, che prevede incentivi tra i 2mila e i 3mila euro, con specifiche azioni anche a favore degli over 60.

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