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Il dibattito in Consiglio comunale sullo stato di avanzamento delle progettualità PNRR

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Il dibattito in Consiglio comunale sullo stato di avanzamento delle progettualità PNRR

Sulla relazione del Sindaco sullo stato di avanzamento delle progettualità del Pnrr si è aperto il dibattito in Consiglio comunale.

Per Catello Maresca (Gruppo Maresca), presidente della commissione speciale sul PNRR, la parola d’ordine deve essere “condivisione” nell’interesse dei cittadini di Napoli e dell’area metropolitana. Sulla linea tracciata da una delibera di Giunta di dicembre, inoltre, occorre allargare non solo a tutte le università, ma anche agli ordini professionali, la possibilità di partecipare alla progettazione, fugando le voci di una possibile preferenza verso la Federico II.

Per Rosario Palumbo (Cambiamo!) l’occasione dei fondi PNRR deve prefigurare la Napoli del 2030. Occorre intervenire sul lavoro e sul patrimonio per realizzare quelle vocazioni territoriali, per ora solo accennate, oltre che sull’ambiente perché Napoli nel 2030 sia sostenibile e plastic free, attraverso una nuova programmazione e un nuovo piano industriale di Asia, Napoli servizi e Abc.

Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde) ha sottolineato il bisogno di una progettazione integrata che tenga insieme linee di finanziamento e obiettivi e tuteli la dimensione metropolitana degli investimenti. Importante, ha continuato, prevedere un sistema di monitoraggio e valutazione che possa orientare gli interventi del futuro. Infine fondamentale una riforma organizzativa che permetta di superare le lentezze burocratiche e sfruttare tutte le risorse disponibili.

Per Ciro Borriello (Movimento 5 Stelle) gli scenari internazionali rendono imprescindibile la questione ambientale e energetica. Per questo motivo è necessario prevedere per ogni progetto obiettivi di efficientamento, indipendenza e sostenibilità energetica.

Nino Simeone (Napoli Libera) ha chiesto maggiore impegno dell’amministrazione su interventi strutturali: l’impressione è che molti degli interventi progettati siano utili ma non essenziali. In tal senso ha fatto riferimento al Piano urbano di mobilità sostenibile, che va reso corrispondente alle caratteristiche del contesto, disciplinando anche i vari servizi di sharing, e al terminal bus, che attualmente non può contare su uno spazio adeguato.

Per Gennaro Acampora (Partito Democratico) la parola è “futuro”, per la città. I progetti presentati possono cambiare il corso della città. Prioritaria è la riqualificazione del patrimonio abbandonato e dell’edilizia scolastica. Nel piano illustrato dal Sindaco vi sono progetti fondamentali per contrastare la solitudine delle periferie riconnettendole con la città.

Massimo Cilenti (Napoli Libera), come presidente della commissione Politiche Sociali, ha denunciato il mancato coinvolgimento nella elaborazione dei progetti sui bandi delle politiche sociali in scadenza. Un confronto con la commissione sarebbe stato utile. Riconnettere la città attraverso il lavoro non avviene solo attraverso la riqualificazione urbana, ha aggiunto.

Per Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) la crisi economica porterà ad una rideterminazione della spesa. Occorre immaginare il tipo di gestione a cui affidare le strutture riqualificate con i fondi PNRR. Per quanto riguarda il trasporto pubblico ha chiesto un potenziamento del personale per gestire la rete infrastrutturale immaginata dal piano.

Apprezzamento per il lavoro della giunta è stato espresso da Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) che ha sottolineato la scelta prioritaria di creare una maggiore integrazione e inclusione dei servizi della città.

Per Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea) sono necessari investimenti per la “la metropolitana del mare”, vanno migliorate le strade e rilanciato il programma di edilizia scolastica.

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