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Il Comune di Roma cambia direzione con gli alberi

Una volta chiaro che il monitoraggio a vista è inutile con gli alberi che rischiano di cadere, il Comune ha deciso di adottare una nuova tecnica.

Solo con le raffiche di vento di lunedì sono venuti giù 101 alberi, creando innumerevoli disagi e incidenti di varia natura. Certo, si trattava di una clima eccezioanle, con tanto di allerta meteo, ma continua aessere una situazione inaudita per una capitale europea.

Le statistiche stilate dalla giunta pentastellata, contenute in un documento datato 2 ottobre, dicono: “Roma ha una superficie verde molto estesa, pari a circa 42 milioni di metri quadrati e sul territorio sono presenti circa 320mila alberi”. Poi arriva la nota dolente, i crolli. Secondo il documento “dal 2005 ad oggi sono caduti circa 1.400 alberi “.

Ma perché? Come mai cadono tutti questi alberi a Roma? Prima di tutto perché “l’elevato numero di alberature non permette un monitoraggio costante e completo con il personale oggi a disposizione.” Non solo, c’è anche la questione non secondaria del meteo ovvero “eventi straordinari e violenti che sono divenuti sempre più frenquenti.”

Per non parlare del monitoragigo visivo che, apparentemente, ha causato più danni che altro. Nel 2017 il Campidoglio ha scritto che: ” non è in grado di individuare altre cause di potenziale schianto che sono, invece, imputabili a interventi diversi .”

La conclusione: “È necessario, in vista dell’avvicinarsi della stagione invernale, procedere a un’implementazione sempre più efficace del monitoraggio anche mediante forme di collaborazione con soggetti terzi all’amministrazione ” .

Peccato che un mese dopo, in un solo giorno, siano caduti ben 101 alberi.

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