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Il Comune di Milano vuole rilasciare 500 nuove licenze taxi

Palazzo Marino vuole porre rimedio alla carenza di taxi nel centro del capoluogo lombardo, specialmente negli orari di punta.

Pochi taxi a Milano, turisti e residenti se li litigano. In una città in cui tutto corre velocemente, e in cui un mezzo privato rischia di far perdere troppo tempo a cercare parcheggio, in mezzo al traffico, o a combattere contro le strade a traffico limitato, il taxi è un bene insostituibile. Ci sono dei momenti della giornata, però, in cui nel capoluogo lombardo può essere difficile trovare un taxi disponibile. Per porre rimedio a questo disagio, il Comune ha delineato un piano per rilasciare 500 nuove licenze, ma non solo. Palazzo Marino vuole anche pensare a vie alternative al modello taxi a cui siamo abituati, e sta studiando un modo per promuovere la possibilità di seconde guide, il taxi sharing e un sistema di monitoraggio costante della situazione.

Il programma è stato presentato dall’Assessore ai Trasporti Marco Granelli alle associazioni di tassisti, che adesso dovranno rispondere con le loro osservazioni. Uno studio realizzato negli uffici di Palazzo Marino ha cercato di quantificare la domanda di taxi, spesso non soddisfatta da una disponibilità di mezzi insufficiente. Guardando le chiamate inevase, i taxi a Milano sono più difficili da trovare nei giorni feriali fra le 8 e le 10 (15% di chiamate non evase) e fra le 19 e le 21 (27%). Nel fine settimana, invece, fra le 19 e le 21 (31% di telefonate non accolte) e da mezzanotte alle 5, quando la percentuale di chiamate inevase sale addirittura al 42%.

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