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Il Colorado abolisce la pena di morte

Approvata la proposta di abolire la pena di morte in Colorado. Ora la legge passerà al governatore, che ha già confermato la sua firma.

Lo stato americano del Colorado abolirà la pena di morte. Ormai è cosa fatta, anche se l’iter legislativo prevede ancora un tassello, che però dovrebbe essere immediato e automatico. Ieri la Camera dei Rappresentanti dello stato ha approvato il disegno di legge con 38 voti a favore e 27 contrari. Il governatore Jared Polis, democratico, ha già detto che quando la proposta sarà sulla sua scrivania, metterà la firma rendendola ufficialmente legge. Già da gennaio si parla di abolizione della pena capitale in Colorado, quando il Senato lo aveva votato. Entrambe le camere sono a maggioranza democratica, ma ci sono due senatori repubblicani che si sono battuti per far approvare la proposta. Una volta che la legge avrà la firma del governatore, il Colorado diventerà il ventiduesimo stato americano senza pena di morte.

La legge entrerà definitivamente in vigore a partire dal 1° luglio 2020, ma non cambierà il destino di quei tre prigionieri, tutti di colore, che sono stati condannati a morte ma non sono ancora stati giustiziati. Si tratta di Nathan Dunlap, che uccise quattro persone in un ristorante nel 1993, Sir Mario Owens, assassino di un testimone del processo contro Robert Ray e la sua fidanzata, crimine in cui fu coinvolto lo stesso Ray, attualmente terzo uomo nel braccio della morte del Colorado. Il governatore Polis ha annunciato che potrebbe prendere in considerazione la grazia per i condannati a morte, e in questo modo non andrebbe ad intaccare il record virtuoso dello stato nell’applicazione della pena capitale. Dal 1976 ad oggi, infatti, solo una persona è stata giustiziata.

Il voto della Camera è giunto dopo un dibattito durato quasi 12 ore, durante il quale il fronte repubblicano si è opposto all’abolizione. Alcuni sostengono che anche se il Colorado effettua raramente esecuzioni capitali, il fatto che ci sia questa possibilità mette i sospetti sotto pressione, li spinge a confessare più facilmente e questo risparmia alle famiglie delle vittime anni di lunghi e dolorosi processi.

La prima volta che in Colorado fu applicata la pena di morte era il 1859. Fino al 1934 lo Stato adottò il cappio come metodo, poi passò al gas, fino all’iniezione letale utilizzata a partire dal 1988. Dal 1897 al 1901, curiosamente, lo stato abolì già una prima volta la punizione capitale, salvo poi reintrodurla. Ci fu una sospensione nelle applicazioni per quattro anni, per volere della Corte Suprema, fino al 1976, e da allora solo lo stupratore e assassino Gary Davis è stato ucciso, nel 1997.

L’ex deputato nell’Assemblea Generale del Colorado Cole Wist, in carica fino a gennaio 2019, cita le parole di Papa Francesco, poi riprese da diversi attuali rappresentanti che hanno difeso la legge per abolire la condanna a morte: “Per molto tempo la pena capitale è stata ritenuta la risposta adeguata alla gravità di alcuni reati a tutela del bene comune. Tuttavia, una persona non perde la propria dignità nemmeno se ha commesso il peggiore dei crimini”, diceva il Papa esattamente un anno fa.

Di A.C.

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