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Il centro di coverciano cambia aspetto e ospita i pazienti da Coronavirus in via di negativizzazione

Sono iniziati stamani i primi trasferimenti di pazienti Covid-19 al Centro tecnico della FIGC di Coverciano, nei pressi di Firenze. I primi ospiti dell’albergo che abitualmente accoglie i calciatori della Nazionale saranno 14 anziani della Ra (Residenza per anziani) ‘Il Bobolino’ di Firenze: 4 sono stati trasferiti nella mattinata di lunedì, gli altri 10 tra martedì e mercoledì. Successivamente le 54 camere disponibili nella struttura accoglieranno gli altri ospiti. I 14 anziani che tra oggi e mercoledì arriveranno dal Bobolino sono tutti asintomatici, ma positivi al Covid-19 e sono totalmente autonomi. Le camere sono in fase di allestimento e sono già stati attivati tutti i servizi. Così il Centro tecnico di Coverciano, casa della Nazionale di calcio dal 1968 e famosa all’estero come l’Università del calcio, diventerà a tutti gli effetti un albergo sanitario, preso in carico dalla Asl Toscana centro.

 

A Coverciano pazienti autonomi in via di negativizzazione

L’iniziativa voluta dal presidente FIGC Gabriele Gravina ha preso forma grazie alla collaborazione con il sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha ribattezzato il Centro la ‘Casa della solidarietà’, e l’Azienda USL Toscana Centro. “Ringrazio di cuore il presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha messo la struttura a disposizione della sanità toscana a titolo completamente gratuito – ha detto l’assessore al diritto alla salute e allo sport della Regione Toscana, Stefania Saccardi – Potremo utilizzare le 54 camere come albergo sanitario, sia per i pazienti che vengono dal territorio che per quelli dimessi dall’ospedale”. Marco Nerattini, direttore di zona-distretto e della Società della Salute di Firenze, che sta seguendo i trasferimenti degli ospiti, spiega a chi sarà rivolto il servizio: “A Coverciano trasferiremo i pazienti provenienti dal territorio, come gli anziani che stanno arrivando dal Bobolino, e anche pazienti Covid dimessi dagli ospedali, in via di negativizzazione. Dando la precedenza in base alla residenza delle persone”.

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