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I DIRITTI DEL MALATO

Storia di una giovane donna affetta da carcinoma e le sue domande senza risposta.

 

Ma quali sono i diritti del malato? I malati conoscono i loro diritti? I familiari dei malati ricevono le giuste indicazioni per ottenere sostegno?Queste sono alcune domande che Adriana Colacicco e Gerardo Gatti, del Progetto di Vita, si sono posti nel loro viaggio nel mondo sanitario. Hanno parlato con tante persone malate, con i loro familiari e la situazione è comune da Nord a Sud. Iniziamo a percorrere il loro viaggio fra i malati, a come si trasformano le loro vite. Iniziamo a descrivere le loro storie, storie di resilienza, ovvero della capacità di affrontare, superare un evento traumatico come quello della malattia, in una opportunità di miglioramento delle loro vite. Ma ricordiamo che non per tutti è così. Adriana e Gerardo raccontano la storia di una giovane donna R. G. di Bari, che per rispetto e per privacy non verrà menzionato il suo nome. Sottoposta ad accertamenti, visite ed esami arriva il verdetto: un carcinoma mammario bilaterale infiltrante e le vengono prescritti dodici cicli di chemio, un ciclo a settimana. Da subito la sua vita cambia, i pensieri si affollano nella sua mente, si sente spacciata, sente gli sguardi dei medici più eloquenti di qualsiasi discorso. Tante le domande che non hanno trovato risposta, fra le quali: “Perché proprio a me?”. I momenti difficili sono molti, ma questa giovane donna combatte con le unghie e con denti il cancro pensando a lei, ai suoi figli, alla sua famiglia e a chi le vuole bene. La sua battaglia personale l’ha portata a rivendicare i suoi diritti di malata oncologica e così presenta domanda di invalidità civile. La commissione preposta le riconosce l’invalidità al 100% con stato di gravità riconoscendole le tutele della Legge 104 art.1 comma 3, ma respinge la sua domanda di accompagnamento. R.G. è una donna forte, che combatte, ma è scoraggiata perché si chiede il motivo del rigetto della domanda di accompagnamento, si chiede come andrà avanti, vista l’inabilità al lavoro, si chiede come andrà avanti con la sua famiglia con un assegno di 280 € mensili. Si chiede come sarà la sua vita. Adriana e Gerardo non sono rimasti fermi dinanzi a questa situazione che accomuna tanti malati oncologici, che sono costretti dal Sud a viaggi della speranza verso il Nord. I malati vivono in condizioni di fragilità sociali ed economiche, occorrono tutele e benefici che siano chiari a tutti per poter vivere dignitosamente nonostante la malattia e le terapie. È importante che il malato e i suoi familiari ricevano supporto, visto che la malattia grava anche sulle famiglie. Adriana e Gerardo lotteranno con R.G. e con tutti i malati, affinchè la sanità al Sud sia più efficiente, affinchè la Regione Puglia ascolti le urla di dolore e di rabbia di queste persone, si batteranno affinchè le loro voci arrivino al Governo Italiano che continua a effettuare tagli sulla sanità. A questa giovane donna, Adriana e Gerardo dicono di non mollare e come diceva Ovidio “Perfer et obdura! Dolor hic tibi proderit olim!”, “Resisti e persisti! Questo dolore un giorno ti sarà utile!”. Non si deve mai perdere la speranza e che la vita non è bella o brutta, ma esiste la vita così come è, con persone capaci di viverla.

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