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Hanno salvato due suicidi, permessi di soggiorno premio a due clandestini africani

 

Due profughi africani, approdati in Italia nel 2014 e nel 2016 e da allora clandestini, oggi hanno ottenuto il permesso di soggiorno per meriti speciali. Al “valore civile”, si legge nell’atto di consegna. Il questore di Padova, Paolo Fassari, ha dato al nigeriano Solomon Ehigiator, 30 anni, giardiniere a Venezia, e al senegalese Ousmane Cissokho, 21 anni, operaio stagista in una fabbrica di calzature di Limena, a nord di Padova, documenti regolari per i prossimi due anni. Lo prevede il Decreto sicurezza dello scorso dicembre, e il ministero dell’Interno ha dato il via libera all’operazione. Sono I primi permessi premio per stranieri clandestini concessi in Italia.

Solomon e Ousmane hanno salvato due suicidi. Solomon, il giardiniere fuggito dalla Nigeria, lo scorso 3 luglio aveva riportato in superficie una ragazza cinese di 17 anni che si era lanciata nelle acque del Piovego, canale emissario del Fiume Bacchiglione. Ha raccontato, convocato a sorpresa alla Questura di Padova per la consegna del permesso: “Quel giorno stavo tornando a casa quando, camminando sul ponte in via Trieste, ho visto la ragazza lanciarsi. Non potevo veder morire qualcuno senza fare niente, sono corso sulla riva, mi sono spogliato e tuffato”. Ancora: “Le acque erano sporche, non vedevo nulla, fino a quando ho toccato la donna. Mi ha subito abbracciato rischiando di portarmi a fondo con sé”. Solomon l’ha tratta in salvo, tra gli applausi intorno.
Ousmane Cissokho, ragazzo senegalese, lui in Italia da tre stagioni, lo scorso 28 gennaio era in bicicletta – di mattina – lungo il Brenta. All’altezza della passerella pedonale Benetti ha sentito i richiami di una donna: un padovano, 67 anni, si era lasciato cadere nelle acque gelide. Ousmane si è lanciato senza esitazioni, ha raggiunto a nuoto il centro del fiume e ha riportato sugli argini l’uomo. “Non ci ho pensato molto”, ha detto il senagalese, “ho agito d’istinto”.

Hanno storie simili, i due clandestini eroi. Hanno lasciato il loro Paese per disperazione, sono passati attraverso l’inferno libico e si sono imbarcati per solcare il Mediterraneo. Hanno raggiunto el coste della Sicilia e poi sono stati trasferiti al Nord.

Uno dei motivi che ha portato Solomon e Ousmane ad ottenere i due permessi di soggiorno per 24 mesi è il fatto che, dopo un breve periodo di assistenza, entrambi hanno cercato (e trovato) un lavoro. Questo ha consentito loro di pagarsi un alloggio. “E’ un motivo ulteriore di soddisfazione”, ha detto il questore Fassari, “speriamo serva per aumentare integrazione e senso civico”.

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