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Guerra all’alcol, divieti anche a Voltri e Cornigliano

Salgono così a otto le “zone a tasso zero”

I due provvedimenti si aggiungono a quelli già in vigore nel centro storico, Sampierdarena, Commenda, Certosa-Rivarolo, piazza Duca degli Abruzzi (Nervi) e i giardini Cavagnaro a Molassana (la “Piastra”). Ad annunciarlo è l’assessore alla Sicurezza, Stefano Garassino. «L’ordinanza di Cornigliano entrerà in vigore entro la fine del mese ed è focalizzata sui giardini Melis – spiega – mentre quella di Voltri, che stiamo definendo nei particolari, è mirata a risolvere i problemi nella zona di piazza Lerda». Su nove municipi, quindi, gli unici in cui non sono stati presi provvedimenti rimangono la bassa Val Bisagno (San Fruttuoso, Marassi e Quezzi) e il medio Levante (Albaro, San Martino e Foce). Una città no alcol? «Le ordinanze si possono applicare solo in casi in cui c’è una necessità impellente, reali e inconfutabili problemi intendo, tanto è vero che si chiamano provvedimenti contingibili e urgenti – spiega l’assessore – a Cornigliano e Voltri, dove il problema è davanti al supermercato Pam dove si assiste tutti giorni al via vai di ubriachi che disturbano la gente chiedendo l’euro per i carrelli, la situazione è piuttosto grave e dobbiamo intervenire subito, con soluzioni drastiche e controlli mirati». Ma non è tutto: Tursi sta studiando la nona ordinanza. «Pensiamo di applicarne un’altra anche a Sestri Ponente per coprire l’area di mercato del Ferro, via Puccini e piazza Aprosio, con particolare riferimento all’area intorno a Fincantieri, perché arrivano numerose segnalazioni di persone, operai dell’indotto, che al termine del turno di lavoro abbandonano bottiglie di vetro e alzano un po’ troppo il gomito». Gli orari variano secondo ogni ordinanza. Nel centro storico l’alcol è vietato dalle 21 alle 7 (si può solo se consumato all’interno dei locali), a Sampierdarena e Certosa dalle 12 alle 8, a Molassana dalle 20 alle 6, tanto per citare alcune fasce orarie. I controlli della polizia municipale (le varie sezioni e il reparto Vivibilità e Decoro) hanno prodotto nel centro storico 182 sanzioni dall’inizio dell’anno, mentre a Sampierdarena ne sono state elevate 63. «I problemi maggiori li provocano i negozi etnici – spiega Garassino – perché non rispettano gli orari di divieto». Ma le ordinanze anti-alcol sono carta straccia anche per alcuni fruttivendoli. «Non italiani», precisa Garassino. Che aggiunge. «Mi chiedo perché uno che vende frutta e verdura tenga un frigorifero pieno di birre più grosso del banco …». Per l’assessore i controlli non possono bastare. «Sarebbe necessario un esercito di vigili, ma tra ponte Morandi e tutti i servizi, stanno già facendo ben oltre il loro dovere. Per questo le ordinanze, anche quelle mini come quella che abbiamo intenzione di applicare a Voltri, possono essere un ottimo deterrente per chi non rispetta le regole, non solo quelle scritte, ma anche di civiltà e del buon vivere».

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