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Gloria Pompili uccisa perché non voleva prostituirsi: due rinviati a giudizio

A finire sotto processo sono stati Loide Del Prete 40 anni e il compagno Saad Mohammed Elesh Sale

Rinvio a giudizio senza se e senza ma. Le accuse sono durissime: omicidio, maltrattamenti e sfruttamento della prostituzione. Per questi reati i presunti assassini di Gloria Pompili saranno giudicati dalla Corte d’Assise presso il tribunale di Latina, il prossimo 6 novembre. A finire sotto processo sono stati Loide Del Prete 40 anni (cugina della ragazza deceduta) e il compagno Saad Mohammed Elesh Salem, 24 anni, ritenuti responsabili della morte della donna di appena 23 anni, massacrata di botte nell’agosto del 2017.

All’ex marito della vittima, invece, sono stati contestati i reati di maltrattamento e lo sfruttamento della prostituzione.

Esce di scena il padre dei due bambini di Gloria Pompili al quale è stata tolta la patria potestè e che non ha potuto dunque costituirsi parte civile nel processo.

La vicenda

Gloria Pompili, nata e residente a Frosinone, è deceduta a seguito delle bastonate ricevute che le avevano causato lesioni al fegato e alla milza. I carabinieri del comando provinciale di Latina, dov’e’ avvenuto l’omicidio, che per primi erano accorsi sul posto avevano rinvenuto la ragazza già cadavere lungo il ciglio della strada dei Monti Lepini, in territorio di Prossedi. Ad inchiodare la cugina e il compagno è stato il racconto del bambino più grande di Gloria, che la sera dell’omicidio si trovava insieme al suo fratellino più piccolo in auto.

I due bambini quindi hanno assistito al pestaggio della madre.

La ragazza stava rientrando in Ciociaria dopo essersi prostituita a Nettuno. Nel Frusinate sono tanti e troppi gli episodi di violenza a carico di donne. Per questo motivo domani sera, come oramai accade da diversi anni, il Comune di Cervaro organizza la ‘Notte Rosa’. Alle 18.30 avrà inizio il dibattito-confronto con testimonianze e riflessioni da parte di vittime ed esperti del settore.

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