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Giovane colpito durante rissa cade e muore nel barese

 

Un uomo di 40 anni è morto nella notte durante una rissa in una stazione di servizio sulla Strada provinciale 231 tra Modugno e Bitonto, in provincia di Bari. La rissa, scoppiata alle 3 per motivi da accertare, avrebbe coinvolto due gruppi di giovani.

Uno di loro avrebbe colpito il40enne con due pugni sul volto facendolo cadere a terra. Nella caduta la vittima avrebbe battuto violentemente la testa. Sulla vicenda indagano i carabinieri coordinati dal pm Ignazio Abbadessa. Sono stati acquisiti e visionati i video delle telecamere di sorveglianza della stazione di servizio che hanno ripreso i fatti, e ascoltati testimoni.
Aggressore si consegna in caserma, è un 20enne di Bitonto, ‘l’ho picchiato perchè guardava le nostre donne’

“Mentre stazionavamo sulle panche sotto il gazebo con le nostre mogli” Caprio “si è avvicinato per origliare cosa stessimo dicendo e ha guardato in maniera provocatoria le nostre compagne. Notata questa circostanza, io mi sono alzato, gli ho detto testualmente ‘sempre avanti e dietro devi andare? Qual è il problema?’, così dicendo gli ho tirato tre pugni colpendolo al viso, l’ho visto cadere in terra e sbattere la testa sul marciapiede. Non pensando che sarebbe morto sono andato via”. E’ il racconto fatto ai carabinieri e al magistrato dal 20enne Fabio Giampalmo, sottoposto a fermo per l’omicidio volontario aggravato del 40enne Paolo Caprio, morto nella notte durante un litigio in una stazione di servizio alla periferia di Bitonto, nel Barese.

La confessione del 20enne è riportata nel decreto di fermo notificato all’indagato, difeso dall’avvocato Nicola Capaldi. Giampalmo ha raccontato di aver notato la vittima – che conosceva di vista – parlare con la sua compagna e con quelle dei suoi amici, mentre gli uomini erano all’interno del bar giocando alle slot machine. A quel punto il 20enne sarebbe uscito e, dopo l’ennesimo sguardo non gradito, avrebbe colpito Caprio lasciandolo a terra, per poi allontanarsi in auto. Alcune ore dopo aver saputo che il 40enne aggredito era morto, ha contattato l’avvocato e si consegnato in caserma.

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