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Gioielliere spara e uccide rapinatore a Frattamaggiore. Si riapre lo scontro sulla legittima difesa

Due dei malviventi sono ancora in fuga

FRATTAMAGGIORE – Ieri intorno alle 18.30 quattro uomini armati e incappucciati hanno provato a rapinare una gioielleria in corso Durante a Frattamaggiore. Uno dei malviventi è rimasto ucciso in seguito a una sparatoria, colpito da un proiettile sparato dall’arma del proprietario della gioielleria, Luigi Corcione. Si riapre così il dibattito mai esaurito sull’istituto della legittima difesa.

Le immagini delle telecamere della video sorveglianza hanno permesso di ricostruire la dinamica della vicenda: tre rapinatori si introducono nell’esercizio commerciale, il quarto resta in strada a fare da palo. Due sono armati di pistola e hanno cappellini e sciarpe che gli nascondono il viso, l’altro indossa la maschera di Hulk. Sarà proprio quest’ultimo, Raffaele Ottaiano, a morire. Nel negozio si scatena il panico, terrorizzati due clienti minorenni e una commessa. La confusione generatasi attira l’attenzione del proprietario, che dal piano di sopra scende in strada armato. I malviventi, avvertiti dal palo, tentando di scappare senza rubare effettivamente nulla, incappano in Corcione che ingaggia con questi un conflitto a fuoco. Dalla pistola di Ottaiano partono due colpi, il gioielliere invece spara una volta sola e colpisce il rapinatore che stramazza sul marciapiede. I complici provano a fuggire ma uno di loro, il 28enne Luigi Lauro, viene bloccato mentre gli altri due rapinatori riescono a scappare facendo perdere le loro tracce. Sono ancora ricercati in tuto il napoletano e il casertano. Gli inquirenti della Procura di Napoli Nord, stanno inoltre analizzando tutte le informazioni finora acquisite anche per formulare l’ipotesi di reato

Oggi il gioielliere di Frattamaggiore è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati

“L’iscrizione del gioielliere nel registro degli indagati è un atto dovuto – dice all’agenzia di stampa Ansa, il procuratore Francesco Greco – e qualsiasi valutazione in ordine all’iscrizione, che si deve fare per continuare gli accertamenti, verrà presa domani, dopo l’esamina delle valutazioni del sostituto procuratore che è andato sul posto”. “Dal punto di vista tecnico – spiega – se si procede con l’autopsia e’ necessario inviare un avviso al gioielliere perché e’ giusto che possa avere la possibilità di nominare un suo perito”. Riguardo al reato da ipotizzare, Greco – secondo cui “nessun elemento fa ritenere che si sia trattato di omicidio volontario” – sottolinea che “si sta valutando l’esistenza della legittima difesa. In Italia, deve essere dimostrata da colui che sostiene di essersi legittimamente difeso”.

“Mi sono visto puntare una pistola contro. Non avevo mai sparato a nessuno”.

Lo ha dichiarato Luigi Corcione, il gioielliere indagato per omicidio, in un’intervista rilasciata al Messaggero. L’uomo racconta che, mentre controllava nella sua abitazione i monitor collegati al sistema di video sorveglianza che trasmetteva quanto stava accadendo all’interno della gioielleria, “è successo tutto”. Dopo che la commessa ha iniziato ha urlare ho deciso di intervenire. “Adesso mi sento male. Non voglio parlare con nessuno. Sono sotto choc”.

La vicenda ha riaperto lo scontro tra i partiti in merito alla legge sulla legittima difesa

Il primo a commentare l’accaduto – in un’intervista a Mattino Cinque – è stato il leader della Lega, Matteo Salvini, da sempre in prima linea per la riforma della norma, cavallo di battaglia del centrodestra. “Nell’Italia che governerò la legittima difesa è sempre e comunque legittima difesa. Bisogna cambiare l’articolo del codice penale che prevede l’eccesso di legittima difesa. Il gioielliere ha fatto esattamente quello doveva fare, ha difeso se stesso. Se fai il rapinatore metti in conto che rischi qualcosa, e non deve essere il gioielliere a essere indagato”. “I problemi – ha poi sottolineato – non si risolvono con la violenza, mai, nessuno è legittimato usarla. Ma il problema della legge italiana di oggi è che più tutelato il delinquente”.

Occorre ricordare che attualmente esiste un disegno di legge che riforma la legittima difesa, targato Partito democratico, ancora fermo al Senato. Tra le novità previste, la rimodulazione dei confini della legittima difesa (modifica dell’art 52 c.p), l’esclusione della colpa per turbamento (modifica dell’art 59 c.p) e l’assistenza legale a carico dello Stato. Se ne riparlerà quindi nella prossima legislatura.

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