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Furti e immondizia a Ferento

Il sito archeologico di Ferento è tra le mire di ladri e incivili. La situazione è talmente allarmante che Archeotuscia, l’assocuazione culturale Onlus di Viterbo, chiede l’installazione di nuovi strumenti di controllo.

L’Associazione, che dall’Aprile del 2015 tiene aperto il sito in giorni ed orari pubblicati sul sito della Soprintendenza, grazie all’ausilio dei propri volontari, si occupa della pulizia e del diserbamento del sito, oltre ad aver provveduto ad effettuare il ripristino della recinzione esterna ed i lavori di manutenzione della casetta del custode.

Archeotuscia denuncia e chiede l’installazione di videocamere di sorveglianza

Durante questo periodo, numerosi sono stati gli episodi di furti o semplici effrazioni come l’abbandono di rifiuti. Il primo episodio, risalente all’estate del 2016, l’associazione si è vista sottrarre indebitamente alcuni ombrelloni riposti all’interno del cancello della casetta del custode. L’ultimo furto risale a pochi giorni fa. I ladri hanno ripulito il camper di uno dei soci dell’associazione, che si trovava all’interno del sito archeologico.

Oltre ai furti, altrettanto preoccupante è la situazione che si verifica nel piazzale antistante l’area archeologica, dove avviene uno sversamento illegale di rifiuti e rottami di vario genere.

Raffaele Donno, presidente dell’associazione, ha denunciato a Viterbo Ambiente il deposito di rifiuti. Donno ha sollecitato anche le autorità competenti chiedendo l’installazione delle videocamere di sorveglianza.

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