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Furlanetto: “Molte denunce di violenza sono false”

Giorgia Furlanetto, durante un incontro sulla violenza contro le donne ha dichiarato che il 50% delle denunce sono false.

Proprio in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Giorgia Furlanetto di Fratelli d’Italia ha dichiarato: “Il 50% delle denunce per violenza presentate da molte donne alle forze dell’ordine sono false”.

La dichiarazione è stata fatta durante un convegno sul tema organizzato ad Adria. All’incontro era presenta anche Elisabetta Giardini, militante nello stesso partito di Furlanetto.

Giardini ha sostenuto che: “la maggior parte delle violenze in Italia avviene per mano degli immigrati presenti nel nostro Paese”.

Queste dichiarazioni hanno subito suscitato l’indignazione nel mondo femminile, sia politico che associazionistico.

Furlanetto, avvocato di 38 anni ed ex candidata sindaco di Adria, all’incontro organizzato da Fdi ha difeso la sua tesi.

“Non voglio minimizzare il problema della violenza, anzi il contrario, le false denunce sono generate prevalentemente nel contesto delle controversie legali delle separazioni e usate come arma di ritorsione per ottenere benefici economici e l’affidamento dei figli. Un fenomeno che raggiunge proporzioni talmente macroscopiche da non poter più essere sottovalutato. Quanto sostenuto da Elisabetta Gardini è vero.

Il Gruppo Donne Polesane commenta: “Chi ha parlato di strumentalizzazione politica della violenza sulle donne da parte della sinistra, non ha fatto altro che contraddirsi”.

Dura anche Raffaela Salmaso, coordinatrice delle «Donne democratiche del Veneto»: “Stupiscono posizioni negazioniste tese a colpevolizzare la donna. Ogni giorno in Italia 88 donne sono vittime di violenza, una ogni quindici minuti, e chi agisce è il partner, compagno o marito, nel 74% dei casi italiano”.

Maria Grazia Avezzù, che lavora in un centro antiviolenza, spiega che in realtà, la situazione è diametralmente opposta rispetto a quella sostenuta da Furlanetto: “Non ho sentito le parole e non commento le posizioni politiche di alcun partito. Attenendomi ai dati ufficiali e alla nostra esperienza, posso dire che il problema è che ancora non riusciamo a fare emergere tutti i casi di violenza e a far affluire tutte le situazioni sensibili verso i servizi”.

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