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Friulano: Roberti, piano politica linguistica svolta per tutela idioma

A Vito d’Asio celebrazione della ricorrenza della “Fieste de
patrie dal Friul”
Vito d’Asio, 3 apr – “Con l’approvazione del piano generale di
politica linguistica è stata compiuta una svolta che permetterà
di promuovere e allargare la diffusione della lingua friulana in
un territorio che deve la sua specialità anche per la presenza di
idiomi diversi i quali necessitano di una maggiore tutela”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Lingue minoritarie
Pierpaolo Roberti partecipando oggi a Vito d’Asio alla cerimonia
della Fieste de patrie dal Friul. La celebrazione ha preso il via
con l’esposizione della bandiera del Friuli al monumento ai
Caduti, cui ha fatto seguito la messa nella chiesa parrocchiale
per concludersi al centro polifunzionale di Casiacco dove si sono
tenuti gli interventi istituzionali.
Alla presenza del sindaco di Vito d’Asio Pietro Gerometta e a
quello di Udine Pietro Fontanini, del presidente dell’Arlef Eros
Cisilino e quello dell’associazione Pre Checo Placerean, Geremia
Bomboso nonché del presidente dell’assemblea della Comunità
linguistica friulana Markus Maurmair, l’esponente dell’esecutivo
Fedriga ha posto in evidenza le iniziative intraprese per la
tutela della lingua friulana, uno degli elementi sul quale si
basa l’autonomia della nostra Regione.
“Grazie al grande lavoro compiuto dall’Arlef, che rappresenta il
nostro braccio operativo – ha detto Roberti – ci è stato proposto
il piano generale di politica linguistica, un vero e proprio
spartiacque tra passato e futuro. C’erano diversi segnali che ci
stavano dicendo in modo inequivocabile quanto fosse necessario
mettere in atto un progetto per salvare le lingue che altrimenti
sarebbero potute sparire per sempre. Il piano, attraverso azioni
concrete, mirate e misurabili permette quindi di contrastare
questo pericolo incombente; ed è stato per questo motivo che la
Regione lo ha adottato e lo ha finanziato già a partire
dall’ultima legge di Stabilità”.
“Per tutelare una lingua e al contempo promuoverla – ha aggiunto
Roberti – servono diverse azioni integrate che permettano di dare
corpo a un progetto di valorizzazione di questo specifico idioma.
In questo senso vanno interpretati anche gli stanziamenti al
Teatro stabile friulano che rappresenta un tassello verso la
divulgazione della lingua, a cui si associa quello della sua
promozione sui mezzi di comunicazione. Inoltre, nell’ambito del
concetto di autonomia inteso come governo del territorio nel modo
più utile per la propria comunità, va inserito anche il maggior
spazio che il friulano deve poter avere nelle scuole”.
“La combinazione di tutti questi elementi – ha concluso
l’assessore regionale – permette quindi di aumentarne la
diffusione della lingua e scongiurare il pericolo di una sua
marginalizzazione o ancor più della sua scomparsa da un
territorio che su questi concetti ha fondato la propria
autonomia”.
ARC/AL/ma

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