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Firma la petizione – Portiamo #AsiaBibi in Italia

 

 

 Asia Bibi è una donna cristiana del Pakistan, mamma di cinque bambini, condannata otto anni fa all’impiccagione per blasfemia. Asia è stata recentemente assolta ma il verdetto della Corte Suprema ha scatenato in tutto il Pakistan la violenza dei fondamentalisti islamici che chiedono che la donna sia messa a morte. Asia continua ad attendere la sua scarcerazione, rischia la vita ogni giorno in carcere e la sua famiglia è bersaglio delle violenze dei fondamentalisti. Unisciti a questo appello per chiedere che l’Italia si attivi in tutte le sedi opportune e fornisca ad Asia protezione politica e diplomatica. L’Italia non può restare in silenzio davanti alla sorte di questa donna.

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Dopo 3.422 giorni di prigionia con una condanna a morte, Asia Bibi è stata prosciolta da ogni accusa di “blasfemia” dalla Corte Suprema del Pakistan.

Dopo l’assoluzione numerosi partiti e organizzazioni islamiste hanno scatenato il caos nel paese. Sono disposti a tutto pur di rovesciare la sentenza e mandare a morte la donna cristiana.

L’avvocato di Asia Bibi ha già dovuto lasciare il paese e i magistrati che l’hanno prosciolta sono minacciati di morte. Numerosi politici, cristiani e musulmani, sono stati uccisi per averla difesa. Dopo l’assoluzione, il governo pakistano sembra aver fatto marcia indietro, cedendo alle pressioni dei fondamentalisti islamici e congelando la sua scarcerazione.

E’ urgente che l’Italia le conceda subito la cittadinanza onoraria, come ha fatto la città di Parigi. E’ altresì urgente che l’Italia le conceda subito il diritto di asilo e fornisca ad Asia Bibi tutta la protezione politica e diplomatica di cui ha bisogno.

Ogni giorno trascorso in questo limbo è un rischio per la sua vita. In carcere il mese scorso due detenuti hanno già cercato di ucciderla. L’Italia non può restare in silenzio e inerme davanti alla sorte di Asia Bibi, simbolo della persecuzione di cui sono vittime i cristiani in tutto il mondo. Impedire che sia portata a compimento la condanna a morte per un reato inaccettabile e inesistente è un dovere di tutti, cristiani e non cristiani.

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