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Firenze, violenza sessuale: il Comune si costituirà parte civile. Linea dura del Ministero

Spunta anche un video girato da una delle studentesse.

Un video di pochi secondi con buio e immagini sgranate. Il filmato è stato girato da una delle due studentesse che hanno denunciato di essere state violentate da due carabinieri in servizio. La ripresa è stata fatta davanti il piazzale della discoteca “Flo”, in piazzale Michelangelo, dove i due carabinieri avrebbero conosciuto le ragazze offrendosi poi di accompagnarle a casa in Piazza Santi Apostoli.

La posizione del Comune di Firenze

Intanto il Comune di Firenze si costituirà parte civile nel processo contro i due carabinieri. Il sindaco, Dario Nardella, ha dato mandato agli uffici legali di Palazzo Vecchio di redigere gli atti in caso di rinvio a giudizio sulla vicenda che vede indagati due carabinieri per la violenza sessuale nei confronti delle due studentesse.

Il punto sulle indagini

Il carabiniere di 40 anni sabato si è presentato in procura per dichiarazioni spontanee, accompagnato dal suo legale, Cristina Menichetti. Il militare ha ammesso davanti ai magistrati di aver avuto un rapporto sessuale con una delle due ragazze, ma ha sostenuto che la giovane fosse consenziente. Inoltre sostiene di non aver visto il collega più giovane appartato con l’altra ragazza e di non sapere nulla al riguardo. Proprio il carabiniere più giovane dovrebbe essere ascoltato tra oggi e domani. Le ragazze avevano bevuto molto quella sera e una di loro aveva anche fumato hashish. Gli esiti degli esami stabiliranno il grado di ubriachezza. Da ciò potrebbe derivare anche l’aggravante nei confronti dei carabinieri per aver abusato di persone non in grado di difendersi. Entrambi sono stati sospesi in via cautelativa.

Le dichiarazioni del militare quarantenne

Il militare che ha offerto la dichiarazione spontanea si è detto distrutto. Ha riferito che le due giovani non avevano bevuto e che comunque non era percepibile il loro stato di alterazione. “Non sono un mostro, so di aver fatto una cosa inqualificabile, ma lei era consenziente. Mi sono fatto trascinare in questa situazione, non so neanche io perché, ma sono state loro a invitarci a salire a casa”. Così ha dichiarato il militare con venti anni di servizio alle spalle. Una versione opposta a quelle delle due studentesse. Il carabiniere ha proseguito dicendo di non aver capito che le ragazze fossero così giovani. “Ci eravamo lasciati bene” – ha detto – aggiungendo anche che si erano scambiati i numeri di telefono.

Il vertice in Procura

Intanto stamane si è svolto un vertice in procura finalizzato a valutare l’esigenza della misura cautelare per i due militari. La ministra Roberta Pinotti ha fatto sapere che il Ministero sta seguendo la vicenda e tutte le fasi delle indagini, ribadendo che la risposta sarà comunque durissima.

 

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