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Firenze, sospesi i due carabinieri indagati per stupro

Uno dei due ammette un “rapporto consenziente”.

Si è presentato oggi in Procura, a Firenze, uno dei due carabinieri per dichiarazioni spontanee. Ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con una delle due ragazze ma ha specificato che “lei era consenziente”. Inoltre ha riferito di essere stato invitato a salire in casa. Per i due militari è arrivata la sospensione in via cautelativa.

I due carabinieri

I loro nomi non sono trapelati ma alcuni dettagli sono stati resi noti.  Si tratta di due militari, entrambi toscani. Uno è un appuntato di 40 anni, sposato con un figlio e con alle spalle venti anni di servizio e l’altro, di Prato, è un carabiniere scelto di circa trent’anni e celibe. Ai loro colleghi hanno detto di non aver violentato nessuno, anche se il passaggio, dato alle ragazze con la macchina di servizio fino a Borgo Santi Apostoli, è un dato confermato dalle videocamere di sorveglianza della zona. Esattamente 23 minuti di sosta sotto casa delle studentesse.  Così come non ci sono più dubbi sullo stato di ebbrezza delle due ragazze al momento del fatto. Elementi che costituiscono un’aggravante per i presunti stupratori.

Le indagini

Le indagini hanno già dato delle conferme. Sono state infatti ritrovate tracce di materiale biologico nell’androne del palazzo, su alcuni oggetti sequestrati nella casa e sugli indumenti delle ragazze. Ora è tutto al vaglio degli esperti che le stanno analizzando. Gli esami ginecologici hanno confermato che le ragazze hanno avuto rapporti sessuali recenti.

Le ragazze al sicuro in un luogo protetto

Le ragazze, di 19 e 21 anni, sono state allontanate dalla città e sono in un posto segreto, al riparo dal vortice mediatico che il fatto ha suscitato. Sono provate e sotto choc. Hanno raccontato agli inquirenti di non aver gridato durante la violenza perché i due erano armati ed hanno avuto paura.

Le dichiarazioni dell’avvocato della ragazza diciannovenne

“Le due ragazze sono sconvolte per quanto accaduto, si devono ancora riprendere dal terribile shock. La scuola aveva detto loro che dovevano fidarsi solo ed esclusivamente della polizia e dei carabinieri. Ex post, questo avvertimento suona paradossale”. Così ha riferito l’avvocato fiorentino, Gabriele Zanobini, che difende la diciannovenne americana.  “La violenza sessuale – ha spiegato il legale – non si consuma solo con la violenza fisica o con la minaccia. Si consuma anche, e lo dice il codice penale, abusando delle condizioni di inferiorità psichica o fisica al momento del fatto e le due ragazze erano in una situazione alterata, anche a causa dell’alcol. In questa fattispecie, segnalata dal codice penale, il non consenso è implicito.”

Un ulteriore reato

Per l’avvocato si configurerebbe anche un’aggravante prevista dall’articolo 61 del codice penale che punisce “il fatto commesso con abuso del potere o con violazione dei doveri inerenti una pubblica funzione: qui siamo di fronte a due pubblici ufficiali che avrebbero dovuto proteggere e non abusare delle ragazze”.

La fiducia riposta dalle ragazze nelle forze dell’ordine

Le studentesse, in Italia per motivi di studio presso un’accademia per stranieri a Firenze, avevano fiducia nelle forze dell’ordine, per questo hanno accettato il passaggio nella macchina di servizio. Avevano bevuto molto e non erano vigili e reattive.

Nessuna polizza assicurativa anti-stupro

L’avvocato Zanobini ha chiarito anche il fatto della presunta assicurazione che le ragazze avrebbero stipulato. “Non hanno sottoscritto una assicurazione specifica anti-stupro e non sapevano nemmeno di avere una copertura assicurativa generica, di quelle che l’università americana fa in automatico per tutte le allieve che vengono in Italia”. Queste le sue dichiarazioni. La precisazione si è resa necessaria per smontare l’idea che le due avessero inventato lo stupro per incassare denaro dall’assicurazione.

Le parole del sindaco di Firenze

Il sindaco Dario Nardella si è detto molto dispiaciuto per la situazione ed ha specificato che lo stato di ebbrezza delle ragazze non è un’attenuante ma è un’aggravante per coloro che sono deputati a garantire la sicurezza delle persone. “Ho parlato con il console generale Usa a Firenze – ha aggiunto il sindaco – cercheremo con il consolato e le università di proteggere studentesse americane a Firenze perché non siano vulnerabili e vivano la città in allegria e sicurezza”

Le dure parole del Ministro Pinotti

Anche il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è intervenuta nel merito della vicenda. “Le indagini proseguono e gli inquirenti stanno svolgendo il loro lavoro. Non abbiamo nulla di definitivo e dobbiamo parlare al condizionale finché non ci saranno tutte le certezze. Se dovesse essere accertata l’accusa, si tratterebbe di un fatto di inaudita gravità, in primis perché i carabinieri hanno il compito di far sentire al sicuro le persone e poi per il lavoro che l’Arma svolge nella tutela dei cittadini. Ho già parlato con il Comando generale, è chiaro che se le accuse saranno confermate la risposta sarà durissima.

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