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Finpiemonte non diventerà una banca

Le attività di Finpiemonte si bloccherranno per sei mesi e non diventerà una banca.

Dopo la sparizione di 11 milioni di euro a causa di Fabrizio Gatti, la vicenda di Finpiemonte va avanti. Aldo Reschigna ha informato il Consiglio regionale della decisione di Piazza Castello di abbandonare la trasformazione della finanziaria in una banca del territorio.

Finpiemonete, dunque, non diventerà una banca. Reschigna ha dichiarato che devolverà al mondo delle imprese le risorse che la Regione aveva individuato.

“Siamo consapevoli della gravità della situazione. Dobbiamo prendere decisioni urgenti e tempestive perché Finpiemonte è in una situazione di totale stallo e il danno di immagine determinato dalla vicenda giudiziaria rende l’ente meno attrattivo per la ricerca di professionalità che potrebbero servire per rilanciarlo”.

Inoltre, le attività di Finpiemonte riprenderanno solo in autunno, nel momento in cui “la finanziaria sarà in grado di lanciare il primo bando per l’erogazione di risorse a favore del sistema economico”.

Reschigna ha inoltre dichiarato che: “La relazione non è ancora stata consegnata,  ma abbiamo di fronte due scenari. Il primo, che prevede la revoca dell’autorizzazione a operare come ente vigilato. Oppure, la sua sospensione. Entrambe queste ipotesi non risolvono il problema di immobilismo, che invece abbiamo il dovere di affrontare per non danneggiare il mondo delle imprese”.

 

 

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