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Fincantieri e Italferr su progetto di Renzo Piano per il nuovo ponte, decisione presa

Il nuovo ponte sul Polcevera a Genova sarà costruito da Salini Impregilo insieme con Fincantieri e Italferr. Il progetto sarà eseguito da Italferr sull’idea dell’architetto genovese Renzo Piano

Rimane fuori dai giochi il gruppo Cimolai di Pordenone, con il progetto firmato dall’altra archistar, Santiago Calatrava. La società comunica di essere stata informata ieri dal Commissario straordinario che i lavori per la ricostruzione del ponte sul Polcevera verranno affidati alla cordata concorrente. “La società Cimolai – si legge in una nota – per puro spirito di servizio al Paese e per non ostacolare la ricostruzione tale da aprire al traffico l’infrastruttura entro Natale 2019, non ha intenzione di presentare ricorso”.
Il nuovo viadotto costerà 202 milioni al netto dell’Iva. La cordata è disponibile a costituire una unica struttura giuridica, si legge nel decreto. Il decreto dice che gli assegnatari sono disponibili a iniziare i lavori per “la risoluzione delle interferenze e lo spostamento dei sottoservizi il 1 febbraio e hanno dichiarato di potere “terminare il completamento dell’ impalcato in quota entro il mese di dicembre 2019”.
La Società di scopo a cui spetterà la ricostruzione sarà composta paritariamenete da salini Impregilo e Fincantieri e si chiamerà “Per Genova”. Mentre a Italferr spetterà la progettazione sulla base di quanto previsto da Renzo Piano che, tuttavia, non dovrebbe essere coinvolto direttamente nei lavori. Salini Impregilo e Fincantieri confermano in una nota l’aggiudicazione del contratto per la ricostruzione del ponte sul fiume Polcevera a Genova “che verrà realizzato dalla neocostituita società ‘PERGENOVA'”.
Il nuovo ponte che parte dal progetto di Renzo Piano “prevede il completamento dell’opera in 12 mesi, dal momento in cui l’area verrà resa disponibile, dopo il completamento delle attività di demolizione”, spiegano le società. Il ponte “sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1100 metri, costituita da 20 campate.
Sembra finire come doveva finire la vicenda dell’assegnazione della ricostruzione del ponte crollato a Genova il 14 agosto. Due settimane dopo la tragedia, il vicepremier M5S Luigi Di Maio e il ministro M5S per le Infrastrutture Danilo Toninelli – era il 28 agosto dichiararono: “I lavori a Fincantieri e Cassa Depositi e Prestiti”. Una promessa che si è incarnata, quattro mesi dopo, nell’azione del commissario straordinario, che dipende dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. La decisione di Bucci sarebbe già stata presa mercoledì scorso, dopo l’incontro con il ministro Toninelli e una chiara pressione del governo sulla scelta del progetto.

La ricostruzione dovrebbe partire come detto il 31 di marzo, con la demolizione ancora in corso. Il cantiere per la demolizione è stato aperto sabato scorso e vede impegnate cinque ditte – Fagioli, Omini, Vernazza, Ipeprogetti e Ireos – e la commessa ha un valore di 19 milioni. Il nuovo ponte costerà intorno ai 200 milioni di euro.

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