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Filca Cisl Basilicata boccia decreto sblocca-cantieri

A preoccupare sono i possibili effetti sulla legalità: i segretari generali di Filca Cisl nazionale e Filca Cisl Basilicata bocciano lo sblocca-cantieri.

In una nota congiunta, “il segretario generale della Filca Cisl nazionale, Franco Turri, e il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, bocciano il decreto sblocca cantieri ed esprimono preoccupazione per gli effetti sulla legalità”. Il decreto, fortemente voluta dagli azionisti a 5stelle del governo gialloverde, è stato oggi in Gazzetta Ufficiale. “Il nostro giudizio sullo sblocca-cantieri resta immutato, nel metodo e nel merito: siamo delusi e preoccupati da un testo che non solo non sbloccherà alcuna opera, ma che bloccherà invece quel percorso di legalità avviato faticosamente nel settore delle costruzioni, notoriamente terra di conquista della criminalità”, spiega Franco Turri. Non più sblocca-cantieri, ma “sblocca-illegalità”, nelle parole del segretario nazionale: “Il governo ne prenda atto e [lo] cambi subito”.

Nello specifico, i rischi alla legalità derivano dal fatto che “portare al 50 per cento i lavori da subappaltare o innalzare la soglia massima per l’affidamento diretto dei lavori, sono due misure che non sbloccheranno un solo cantiere, ma che pongono invece un serio rischio di illegalità nel settore edile, perché favoriscono il riciclaggio del denaro sporco e le infiltrazioni delle organizzazioni criminali nel sistema degli appalti”. “Così com’è il decreto sblocca cantieri è un buco nell’acqua e mette a repentaglio la legalità nei cantieri con il ricorso generalizzato allo strumento del subappalto”, fa eco il segretario regionale lucano Michele La Torre.

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