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Fedriga contro Erdogan: sospendere Schengen per fermare il ricatto turco

Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga torna sulla necessità di intensificare i controlli alla frontiera, soprattutto alla luce delle nuove minacce della Turchia.

“Bloccare il ricatto della Turchia attrezzandoci al meglio per fronteggiare un eventuale massiccio arrivo di immigrati irregolari ai nostri confini e, se ciò non funzionasse, attuare la sospensione dell’Accordo di Schengen”. Lo ha detto oggi a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo in ordine alle conseguenze dell’attacco dell’esercito turco alle postazioni curde nel Nord-Est della Siria e alla minaccia del premier Erdogan di aprire le frontiere a oltre tre milioni di profughi verso l’Europa.

Fedriga, stigmatizzando la deriva bellica messa in atto da Ankara, ha sottolineato come la prima risposta da dare sia in termini organizzativi, con l’aumento del numero di uomini e di mezzi impegnati nel controllo del confine con la Slovenia. Il governatore ha anche poi ipotizzato l’opzione relativa all’utilizzazione dell’Agenzia europea della guardia di frontiera, meglio nota come Frontex, per il controllo della rotta balcanica, dando allo stesso tempo il massimo aiuto a Slovenia e Croazia, “affinché abbiano la forza e gli strumenti per affrontare un’onda d’urto che rischierebbe di mettere in seria crisi il sistema dell’accoglienza e, soprattutto, il tessuto sociale della nostra regione”, ha concluso Fedriga.

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