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Fauna: Regione, fare chiarezza su protocolli applicati

Udine, 21 mag – L’Amministrazione regionale è solidale con
l’iniziativa del ministro della Transizione ecologica che ha
sottoposto al Commissario europeo per l’ambiente, gli oceani e la
pesca, il tema della discordanza tra le date di inizio migrazione
delle specie migratrici, indicate da alcuni Stati dell’Unione
limitrofi, come nel caso di Francia e Italia, e ha proposto
l’individuazione di una soluzione metodologica unitaria.

E’ il messaggio che l’assessore regionale alle Risorse
agroalimentari ha portato oggi, nella sede della Regione a Udine,
alla seconda conferenza internazionale dedicata alla beccaccia
(La beccaccia nelle Alpi) organizzata in occasione della 18ª
assemblea generale della Fanbpo, la federazione che unisce tutte
le associazioni di cacciatori di beccaccia del Paleartico
occidentale.

Come ha spiegato l’esponente della Giunta, i dati e l’analisi di
contesto sono essenziali per qualsiasi scelta da adottare: devono
essere oggettivi, fruibili e costantemente aggiornati per poter
fare valutazioni corrette per tutelare la beccaccia nella fase di
riproduzione che è l’obiettivo delle direttive comunitarie. Da
qui la condivisione dell’assessore regionale con la richiesta del
ministro e la non comprensione della levata di scudi da parte di
alcune associazioni su una richiesta di verifica considerata
l’oggettiva disomogeneità dei dati su cui si basano i key concept
per la migratoria ovvero, sulle date di inizio migrazione e
inizio del periodo di riproduzione degli uccelli selvatici che
vivono in Europa.

L’assessore del Friuli Venezia Giulia ha rimarcato quindi la
necessità di fare chiarezza tecnico-scientifica sul protocollo
utilizzato in Italia rispetto a quello usato nel resto d’Europa.

La conferenza, per l’esponente dell’Esecutivo, è un’occasione
rilevante per affrontare un tema importante qual è quello della
gestione della specie con particolare riferimento all’area Alpina
per un miglioramento del patrimonio della popolazione di beccacce
a livello europeo, in linea con i criteri di sostenibilità ed è
un’occasione di confronto grazie alla qualificata presenza di
alcuni dei maggiori esperti e studiosi della specie a livello
nazionale e internazionale.

L’evento è stato patrocinato e promosso dalla Regione Friuli
Venezia Giulia in collaborazione con Fanbpo, Fibec Fvg e con il
Gruppo monitoratori beccaccia formati dalla Regione.
ARC/LP/gg

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