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False residenze per non pagare le tasse, 80 denunce

 

False residenze a Sestri Levante e Moneglia per non pagare le tasse sulle seconde case. Lo hanno scoperto i finanzieri della tenenza di Riva Trigoso che hanno denunciato per falso 80 persone della Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.

Il danno stimato ammonterebbe a circa 800 mila euro. Da quanto emerso, venivano comprati appartamenti a Sestri Levante e Moneglia, comuni di grande richiamo turistico, e uno dei coniugi spostava la residenza lì solo per avere le agevolazioni fiscali. In particolare un’aliquota Iva agevolata dal 10 al 4% (in caso di acquisto da impresa), riduzione dell’imposta di registro dal 9 al 2% (se acquisto da privati), esenzione e/o agevolazione ai fini dell’Imu, accesso al mutuo ‘prima casa’ con imposte e interessi agevolati e detrazione ai fini delle imposte dirette degli interessi passivi sul mutuo e per le spese notarili e di intermediazione, stipula di contratti per utenze (in particolare energia elettrica) per prima casa con tariffe ridotte. Dagli accertamenti è emerso che i beneficiari si staccavano dal loro precedente stato di famiglia – comprendente coniuge e figli – per dichiarare la residenza dove avevano comprato la seconda casa. I militari hanno anche calcolato i consumi presso le abitazioni in questione, il luogo delle prestazioni sanitarie fornite, la città dove i figli frequentano le scuole, il luogo di lavoro dei coniugi e compiuto i vari sopralluoghi, accertando l’insussistenza del requisito della dimora abituale e quindi la falsità delle loro dichiarazioni sulla ‘residenza’. L’indagine prosegue.

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