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Fa il saluto romano a Predappio: l’Ordine apre procedimento ai danni di un’avvocato

L’avvocato si difende: “Era un mio diritto. Mi hanno fotografato forse perché sono bionda”

ANCONA – L’Ordine degli Avvocati di Ancona ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Francesca Risito, avvocato di Loreto con lo studio legale a Porto Recanati, immortalata in una foto mentre fa il saluto romano, con una bambina in braccio, durante il corteo di Predappio del 28 ottobre di quest’anno. La donna però non ci sta e grida al complotto e alla strumentalizzazione mediatica. Ai microfoni dell’Ansa, la professionista sostiene, in quello scatto, di aver esercitato «un diritto costituzionalmente protetto: la libertà di pensiero e di manifestare» e che quella che sta subendo è «una demolizione dell’immagine professionale non ammissibile».

«La manifestazione di Predappio – spiega la legale – era autorizzata dal Questore di Forlì, si svolge ogni anno e ci sono andata come faccio sempre, in memoria della marcia su Roma e di sua eccellenza Mussolini. La bambina è figlia di amici, sono stata fotografata a mia insaputa, non so perché. Forse perché sono donna, forse perché sono bionda. Le mie idee sono quelle. Non voglio ricostituire il partito fascista, nessuno a Predappio lo vuole, per me si tratta di una filosofia improntata alla disciplina e al rigore».

«Sono contraria ad ogni violenza, tanto che sono vegana da 7 anni. Lei crede che qualche avvocato fosse stato fotografato sulla tomba di Stalin sarebbe successo questo?», aggiunge Risito. La foto, che è stata pubblicata sul Corriere della Sera, è stata segnalata all’Ordine degli avvocati. «Una segnalazione anonima» secondo la legale, che ha già depositato una memoria difensiva.

La risposta dell’Ordine degli avvocati di Ancona non si fa attendere. In una nota si legge infatti che “l’Ordine degli Avvocati non bacchetta, segue le regole”.  “Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati non ha alcun potere disciplinare – è scritto -. Il regolamento in vigore dal 2015 stabilisce che possa segnalare all’organo competente rappresentato dal Consiglio regionale di Disciplina, fatti che possano avere un qualche rilievo deontologico ascrivibile ad un iscritto. All’Ordine degli Avvocati di Ancona è stata consegnata in forma anonima copia della testata giornalistica che faceva riferimento ai fatti in oggetto”. “Nella seduta del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del 5 novembre -, l’articolo è stato posto all’attenzione dei consiglieri i quali, a maggioranza, hanno deciso di chiedere all’avv. Risito di rispondere circa il contenuto di tale articolo. La collega ha argomentato per iscritto le sue ragioni che sono state rimesse al Consiglio di Disciplina per le opportune valutazioni e decisioni. L’Ordine degli Avvocati ha adempiuto quindi ai suoi doveri senza esprimere considerazioni di carattere morale o politico”.

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