C’è la possibilità che Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, ex membri dei Nar tornino in aula come testimoni nel processo a Gilberto Cavallini.

I tre ex membri dei Nar, sono stati condannati in via definitiva per la strage della stazione di Bologna, avvenuta il 2 agosto del 1980. Secondo quanto riportato dall’edizione bolognese de La Repubblica, tre ex Nar saranno nelle liste dei testimoni che Procura e parti civili a breve depositano.

Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage, è scettico sulla presenza degli ex Nar in aula. “Senz’altro saranno chiamati, ma bisogna vedere se verranno. Per me è difficile che vengano oppure si avvarranno della facoltà di non rispondere” ha dichiarato all’ANSA. Se decideranno di venire, si troveranno di fronte i parenti delle vittime. “Saremo sempre presenti”, assicura Bolognesi.

Nella liste dei testimoni compariranno anche i periti che analizzarono l’eslosivo usato dai Nar che provocò 85 morti e 200 feriti. Non solo, ci saranno anche Flavia Sbrojavacca, compagna dell’imputato, Elena Venditti, che fu fidanzata di Ciavardini e
Cecilia Loreti, amica del gruppo.

I Pm Antonello Gustapane, Antonella Scandellari e Enrico Cieri e il procuratore capo Giuseppe Amato vorrebbero però anche altre testimonianze. Nonstante alcuni testimoni siano morti. Tra queste risulterebbero Maria Cecilia Brunelli, la madre di Sbrojavacca, Massimo Sparti, che dichiarò di aver incontrato Fioravanti e Mambro a Roma due giorni dopo l’attentato.

Ci sarebbero anche Luigi Vettore Presilio, estremista di destra che dal carcere a luglio 1980 parlò di un evento che doveva succedere a Bologna, a inizio agosto. Ma anche Carlo Digilio, soprannominato ‘Zio Otto’, ex ordine Nuovo, poi collaboratore di giustizia.