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Evo Morales, presidente della Bolivia, congela il suo stipendio e alza quello dei lavoratori

Il presidente socialista boliviano Evo Morales ha annunciato che il salario minimo sarà rialzato sopra l’inflazione, ma il suo resterà congelato.

“Abbiamo concordato due leggi e due decreti per i lavoratori, e abbiamo deciso un aumento del 3% del salario minimo nazionale”, ha detto Evo Morales, il presidente socialista della Bolivia. Morales, infatti, rialzerà il salario minimo sopra l’inflazione, ma al contempo il suo e quello dei suoi ministri resteranno congelati. “L’incontro con il COB si è concluso felicemente. Ci saranno sempre richieste da parte dei compagni e li ascolteremo sempre”, ha spiegato il presidente al termine dell’incontro con il sindacato.

“Gli aumenti salariali non saranno mai al di sotto dell’inflazione, anche se dobbiamo trovare un equilibrio tra lavoratori e investimenti, perché è nostro dovere proteggere la crescita economica che ci caratterizza”, sottolinea Morales. E infatti, la Bolivia è il paese con la crescita economica più rapida della zona, con un aumento del 327% negli ultimi 13 anni, durante il periodo di potere di Morales. In 13 anni di socialismo il salario minimo è passato dai 54 dollari del periodo neoliberista del 2005 ai 308 dollari di oggi. Questi risultati, unitamente alla nazionalizzazione delle risorse naturali e delle industrie strategiche, rendono la Bolivia un primato nella regione. Nelle classifiche nazionali sul salario minimo, la Bolivia è prima di Brasile e Argentina.

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