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Esplosione auto Cifarelli, c’è un sospettato

L’indagato per l’atto intimidatorio contro il consigliere lucano è un uomo ci 50 anni originario di Matera.

La Polizia di Stato ha eseguito la misura del fermo di indiziato di delitto, disposta dalla Procura della Repubblica di Matera, nei confronti di un cinquantunenne materano ritenuto responsabile dei delitti detenzione e porto di sostanze esplosive e di tentata estorsione.

Le indagini che hanno portato all’emissione del provvedimento restrittivo, svolte dalla Digos e dalla Squadra Mobile, hanno avuto avvio a seguito dell’ordigno esplosivo fatto deflagrare a Matera la notte del 3 marzo scorso all’interno dell’autovettura di proprietà del consigliere regionale Roberto Cifarelli, capogruppo del Partito Democratico alla Regione Basilicata.

Al soggetto fermato sono stati contestati il delitto di detenzione e porto di esplosivo, in concorso con altre persone al momento ignote, incaricate di collocare l’ordigno fatto esplodere all’interno dell’autovettura del Consigliere Regionale, nonché quello di tentata estorsione aggravata nei confronti di un noto imprenditore materano cui erano state rivolte dall’indagato minacce, anche di morte, al fine di costringerlo a versargli una cospicua somma di denaro. Quest’ultimo, però, opponendo un deciso rifiuto ha denunciato il tutto alla Polizia.

Sono state effettuate contestualmente anche delle perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale di interesse investigativo. Dopo l’esecuzione della misura il fermato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Matera.

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