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Era sparita lasciando marito e 5 figli. Ritrovata a Palermo Giusy Pepi


Il Marito: “La porta di casa per lei non è più aperta”

 

Giusy Pepi, di Vittoria in provincia di Ragusa, era sparita un mese fa e di lei non c’era più alcuna traccia, fino a ieri. Era stata vista l’ultima volta davanti casa sua mentre saliva su un’auto e poi per un mese nessun segnale, tanto da lasciar pensare al peggio familiari e inquirenti. Invece Giusy è stata ritrovata sana e salva a Palermo ieri, mentre era seduta in tranquillità con due uomini su una panchina. La svolta del caso è arrivata dopo una segnalazione alla squadra mobile di Ragusa che ha indotto gli investigatori della Questura di Palermo a effettuare alcuni appostamenti. La soffiata si è rivelata reale e la Polizia ha bloccato la donna in pieno centro città. Il marito, che aveva lanciato diversi appelli televisivi in cui riteneva volontario l’allontanamento della moglie, ha dichiarato: “Sono contento che sia stata ritrovata e che stia bene ma non troverà le porte di casa aperte dopo che ho saputo che è stata vista con due uomini su una panchina a Palermo. Non la voglio più”.

Nella questura di Palermo, Giusy Pepi  è stata visitata dai medici della polizia che l’hanno giudicata in buona salute. La persona che l’ha trovata ha detto agli agenti che sono intervenuti : “Era pulita  e ordinata, aveva anche i capelli in ordine non ho pensato che fosse in disagio, ma ho subito chiamato per segnalare”. Sembra che la donna andasse a mangiare tutti i giorni alla Caritas di Palermo.

La questione rimane aperta e gli inquirenti dovranno investigare sui motivi che hanno spinto la Pepi a lasciare marito e 5 figli. Alcuni testimoni, intervistati dai giornali, avevano sostenuto che la donna era scappata per sottrarsi alle vessazione e alle violenze del marito, Davide Avola. Teoria smentita dall’uomo che, con il legale di famiglia, ha dimostrato il contrario anche con relazioni degli assistenti sociali del comune di Vittoria. In ogni caso Giusy è sotto protezione della Polizia, che ha attivato il protocollo previsto per le vittime di violenza.

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