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EMA: ancora incerto il trasferimento ad Amsterdam, il Governo Italiano ripropone Milano

EMA: ad Amsterdam la sede non è pronta, si potrebbe riaprire l’ipotesi Milano

Non trova pace l’EMA, l’Agenzia del Farmaco, locata a Londra ancora per pochi mesi. Il trasferimento post-Brexit dalla sede dalla capitale inglese ad Amsterdam è finito sotto osservazione. Infatti, la città principale dell’Olanda, vincitrice del sorteggio con Milano, non ha ancora ultimato la preparazione del palazzo destinato ad ospitare gli uffici dell’agenzia. La sede “temporanea” non è ottimale, poiché è grande circa la metà di quella londinese.

A denunciare la questione Guido Rasi, nel corso di una conferenza stampa, a seguito della quale hanno ricominciato ad aprirsi i fronti di destinazione milanesi.

Stando ad alcune fonti sembra che il Governo Italiano tenterà di richiedere alle istituzioni europee l’assegnazione di Ema al capoluogo lombardo.

Ha twittato ieri Beppe Sala che “d’accordo con il Presidente Maroni, confermiamo che Milano è in grado di rispettare la tempistica richiesta, sia per la sede che per tutte le condizioni a latere. Sono in contatto con il Presidente del Consiglio per valutare tutte le possibili iniziative”.

C’è da dire che, fino al giorno della votazione, la città italiana era considerata favorita ad ospitare la sede di Ema, per completezza della proposta e per esigenze logistiche.

Nonostante il fatto che, stando alle parole di Rasi, la soluzione di Amsterdam “è stata accolta favorevolmente dall’Agenzia e dal suo personale” la questione potrebbe riaprirsi. Per Laura Boldrini, Beatrice Lorenzin e Roberto Maroni, ci sono i presupposti per un tentativo in extremis di portare Ema in Italia; il governatore lombardo ha anche dichiarato che, contrariamente al palazzo di Amsterdam, “il Pirellone è pronto e disponibile”.

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