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Elezioni del congresso in Colombia: vincono i fascisti di Uribe

Sono state scrutinate più del 90% delle schede, ma i risultati si sono già delineati: i fascisti di Álvaro Uribe sono l’unico partito a superare il 15% al Senato.

L’11 marzo in Colombia si sono tenute le elezioni del Congresso. Il primo partito risulta essere il Centro Democratico dell’ex presidente Álvaro Uribe Vélez, che supera il 16% dei consensi. Uribe si è candidato con Cambio Radical di Germán Vargas Lleras, ex vice del presidente Santos, e i conservatori. I due partiti alleati hanno ottenuto rispettivamente circa il 14% e il 12% dei voti. Insieme, i tre partiti riescono ad arrivare vicino a una maggioranza, con 50 seggi su 102 al Senato. La coalizione di destra controlla anche metà della Camera, con 83 seggi su 166.

Per la prima volta hanno partecipato alle elezioni le FARC, ex ribelli, ora “Forza Alternativa Rivoluzionaria Comune”. Gli ex guerriglieri hanno confermato i sondaggi riportati dalla BBC, ottenendo lo 0,4% . Gli altri partiti che si sono aggiudicati dei seggi sono il Partito Liberale e il Partito della U (del presidente Santos), che si fermano al 12%. Alleanza Verde e altri partiti di sinistra, invece, non superano il 10%. I risultati definitivi arriveranno nelle prossime ore, ma sono già state scrutinate più del 90% delle schede. Affluenza bassa (ha votato meno della metà degli aventi diritto), ma più alta di un paio di punti rispetto a 5 anni fa.

Álvaro Uribe è tristemente noto per la sua presidenza all’insegna dell’oppressione e della violenza dall’alto

Benché Vargas non sia contrario agli accordi di pace del 2016, in base ai quali le FARC hanno diritto a un minimo di 10 seggi, indipendentemente dal risultato elettorale, Uribe è celebre per una storia politica violenta. Uribe è l’ispiratore e il fomentatore delle formazioni paramilitari che negli anni hanno sottratto ai contadini almeno 7 milioni di ettari di terre fertili. Questi territori sono stati concessi alle multinazionali dell’agroindustria, causando l’espulsione di molti cittadini dalle loro terre. E’ per questo che la Colombia ha il triste primato di essere il paese con più rifugiati interni al mondo.

Durante il mandato dell’ex presidente Uribe, si sono registrati decine di migliaia di omicidi. La Colombia è anche il paese con il maggior numero di sindacalisti ammazzati al mondo (2.500 in vent’anni). E’ noto che queste uccisioni siano state compiute dalle forze paramilitari, in aggiunta alle multinazionali che spesso ingaggiano sicari per tappare la bocca a iniziatori di conflitti sul lavoro.

Le elezioni del Congresso sono particolarmente importanti in vista delle elezioni Presidenziali del 27 maggio

Il presidente della Colombia Juan Manuel Santos, premio Nobel per la pace, sarà sostituito dal vincitore delle imminenti elezioni Presidenziali, fissate per il prossimo 27 maggio. Nel frattempo, si sono tenute le primarie dei vari partiti: a destra ha vinto un alleato di Uribe, Iván Duque, mentre a sinistra ha prevalso Gustavo Petro, ex sindaco di Bogotà. I due vincitori delle primarie si sfideranno alle Presidenziali con Vargas di Cambio Radical, con il liberale Humberto de La Calle, che aveva partecipato ai negoziati dell’accordo con le FARC, e con il verde Sergio Fajardo, ex governatore d’Antioquia. Si prospetta una gara molto incerta, il cui esito sarà probabilmente un ballottaggio a giugno.

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