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Egitto: turista ceco ucciso da uno squalo

Un turista ceco è rimasto ucciso da uno squalo nel Mar Rosso, in Egitto.

A largo del Mar Rosso è morto un turista ceco ucciso da uno squalo. L’incidente è avvenuto a 20 km da Marsa Alam, una zona molto popolare per i subacquei.

Si tratta di un tipo di incidente molto raro. Morire annegati, infatti, è 132 volte più probabile che essere attaccati da uno squalo.

Il Ministero dell’Ambiente ha stabilito una commmissione parlamentare per accertare le cause della morte. Si tratta di un attacco molto raro, ma non isolato.

Già nel 2015, un turista tedesco è stato ucciso praticamente nella stessa zona. Nel 201o invece, una donna tedesca è stata uccisa. Sempre nello stesso anno, quattro turisti sono stati gravemente feriti durante gli attacchi di squali al largo di una spiaggia di Sharm el-Sheikh, la più famosa località balneare egiziana.

“Mano a mano che in tutto il mondo cresce il numero di persone interessate a fare attività ricreative in mare dobbiamo aspettarci un conseguente aumento di incidenti”, spiega l’International Shark Attack File nel suo report del 2017. Al contrario sono gli squali a dover temere gli uomini.

Nel 2017 è stato stimato che ogni anno nel modno vengono uccisi 100 milioni di squali. In percentuale, si parla di una popolazione compresa tra il 6,4 e il 7,9%.

Si tratta di un tasso di uccisioni che non è sostenibile. Molto presto, se il tasso dovesse continuare ad essere tale, gli squali potrebbero essere in grande pericolo.

Molto più che gli esseri umani.

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