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Educatrice chiama l’esorcista: la casa famiglia la licenzia

L’educatrice aveva deciso di chiamare un esorcista perché sospettava che la bambina fosse posseduta.

Prima dell’esorcista, c’è stata però una seduta spiritica.

Tutto è iniziato quando la bambina, insieme a dei compagni, aveva giocato a “Charlie Charlie”. Il gioco simula una seduta spiritica. Si divide un foglio in quattro parti, si scrive alternato sì e no e si mettono due matite incrociate sopra.

A questo punto si procede con le domande a Charlie, un ipotetico spirito che dovrebbe stare in ascolto. La bambina era rimasta molto impressionata dal gioco. Così impressionata che non aveva chiuso occhio tutta la notta.

L’educatrice allora era intervenuta prima facendole recitare delle preghiere, poi aveva chiamato un prete esperto di esorcismi.

A questo punto, la ofndazione che gestisce la casa-famiglia l’Opera Santa Maria della Carità della diocesi di Venezia ha deciso di prendere provvedimenti.

Dopo quattro anni che la donna lavorara come assistente sociale ed educatrice è stata licenziata. La bambina infatti, è rimasta molto turbata dal colloquio con l’esorcista. Forse anche più he dalla seduta spiritica.

La donna si è difesa, dicendo che il cosnulto con l’esorcista era stato effettuato d’accordo con altri membri del perosnale della casa-famiglia.

Del caso ha scritto anche David Murgia sul suo blog. Ironizzando, ha detto che «diacono che licenzia l’educatrice perchè crede al diavolo».

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