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Edilizia a Genova, crisi senza fondo: perse in un anno altre 50 imprese

 

GENOVA – E’ ancora crisi nel settore delle costruzioni. In Liguria nel 2018 sono uscite dal mercato altre 50 imprese e 280 operai, a Genova, secondo i dati della cassa edile le imprese iscritte scendono di 35 unità, da 1.694 a 1.659 e gli operai di 37, arrivando a quota 8.567. Numeri pesanti che ha riassunto questa mattina il presidente dell’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili della provincia di Genova, Filippo Delle Piane e che si sommano alle perdite degli ultimi anni.

Dall’inizio della crisi ad oggi in provincia di Genova sono uscite dal settore circa 800 imprese per 4.500 addetti. C’è stato anche qualche segnale positivo nel 2018, ma ancora insufficiente a far dire che è partita la ripresa. Il numero dei bandi di gara per lavori pubblici è cresciuto rispetto al 2017: 90 contro 71, in termini di valore 111 milioni di euro contro 95 milioni. Ma nei numeri di imprese e occupati non si legge.

“Continuiamo a vedere una realtà fondamentalmente in chiaroscuro – commenta Filippo Delle Piane – Qualche segnale positivo, a macchia di leopardo, c’è, ma siamo più ottimisti per il 2020 che per il 2019. I grandi progetti di trasformazione della città – Waterfront, Hennebique, Erzelli, Centro storico – non avranno ancora effetti quest’anno. E sono i grossi programmi di investimento che potranno essere davvero la linfa per questo settore”

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