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Economia: Regione, capacità di innovare fondamentale per imprese

Udine, 26 mag – La capacità di innovare è fondamentale per fare
impresa e presuppone due componenti. La prima è il coraggio, che
alle imprese friulane non è mai mancato: lo dimostra la
ricostruzione post-terremoto, ma ancor di più lo dimostra la
tenacia dimostrata negli ultimi due anni di pandemia, grazie alla
quale sono stati preservati produzione e posti di lavoro. La
seconda componente necessaria per fare innovazione è
rappresentata dalle competenze: non bisogna accontentarsi dei
risultati acquisiti, ma continuare a formarsi, conoscere le nuove
tecnologie e le nuove tendenze del mercato.
Questo il messaggio che l’assessore alle Attività Produttive ha
portato all’evento organizzato da Confindustria Udine con ospite
il professor Yann LeCun a palazzo Torriani.
Per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, LeCun, silver
professor of Data science, Computer science, Neural science and
Electrical engineering alla New York University, ha partecipato
come ospite d’onore ad un incontro sull’utilizzo
dell’intelligenza artificiale, con particolare riguardo alle
attività d’impresa, promosso dal progetto di alta formazione
degli Industriali friulani in collaborazione con DIH Digital
Innovation Hub Udine e Institut Europa.
LeCun ha tenuto una breve lezione sull’intelligenza artificiale,
mostrando quali siano i principali impieghi al giorno d’oggi, in
particolar modo nel mondo dei trasporti – grazie ai sistemi
frenanti cui lo stesso LeCun ha lavorato è stato possibile
ridurre del 40% il numero di collisioni tra automobili -, della
sicurezza, della medicina, del monitoraggio ambientale e nel
settore energetico.
La prossima rivoluzione avverrà, ha spiegato LeCun, quando sarà
possibile insegnare alla macchina a pensare alla stessa stregua
di persone o animali, ma attualmente le diverse applicazioni
possibili non sono tutte sono auspicabili, si pensi ad esempio
alle decisioni in campo giudiziario, che non si possono far
dipendere dal parere di una macchina. Anche sui social – ha messo
in guardia LeCun – è necessario un sistema di moderazione e di
controllo per escludere contenuti non desiderati, come quelli di
propaganda e disinformazione o che incitano alla violenza, al
bullismo, al terrorismo, alla propaganda o alla disinformazione.
Alla luce di ciò l’assessore da parte sua ha osservato
l’importanza di un costante aggiornamento dell’expertise delle
aziende friulane. Anche perché la pandemia ha cambiato
radicalmente gli scenari economici: negli ultimi due anni il
valore di mercato dell’intelligenza artificiale in Italia è
raddoppiato, raggiungendo quota 380 milioni. Le previsioni
parlano di un mercato che quest’anno supererà per la prima volta
il tetto di un miliardo di euro, con stime di crescita del 40%
nel triennio 2021-23.
L’assessore ha concluso rinnovando il plauso a Confindustria
Udine perché grazie all’Academy e alla collaborazione con
l’Università di Udine – presente all’incontro il rettore Roberto
Pinton -, consente di formare il know-how della classe
imprenditoriale della nostra Regione sulla base delle nuove
tendenze del mercato e dell’innovazione tecnologica.
All’evento sono intervenuti anche Anna Mareschi Danieli,
vicepresidente di Confindustria Udine, e Marco Landi, past
presidente di Apple Computer a Cupertino.
Mareschi Danieli, nel definire LeCun “un plasmatore del futuro”,
ha ringraziato Landi per aver reso possibile l’incontro e Ateneo
di Udine e Regione Fvg per la loro presenza, testimonianza della
volontà comune di fare squadra a beneficio della crescita
complessiva del nostro sistema socioeconomico.
ARC/EP/pph

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