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Ebrea uccisa a Parigi, proteste a Tel Aviv, Roma e New York

 

 

A seguito del verdetto della Corte di Cassazione francese che ha confermato la non punibilità di Kobili Traore per l’omicidio di Sarah Halimi, avvenuto nel 2017 a Parigi, centinaia di israeliani si sono raccolti per protestare oggi a Tel Aviv presso l’ambasciata di Francia.
Manifestazioni simili si sono svolte anche a Roma, Londra e New York, oltre che in Francia.

È stato “un appuntamento mondiale di contestazione”, ha sottolineato la comunità ebraica di Roma che nella Capitale ha protestato con un sit-in in prossimità dell’Ambasciata di Francia. “Il 4 aprile del 2017 – ricorda in una nota la comunità ebraica romana – Sarah Halimi, ebrea francese di 65 anni, madre di tre figli e medico in pensione, fu picchiata a lungo con estrema violenza nel suo appartamento, poi gettata dalla finestra e così uccisa da un suo vicino che le era entrato in casa, Kobili Traoré, che dopo l’omicidio urlò ‘Allah u akbar’ e rivendicò l’assassinio. Un omicidio dalla chiara natura antisemita – sottolinea la comunità ebraica – per cui, secondo la Corte di Cassazione francese, l’assassino sarebbe scagionato dal fatto che fosse drogato di marijuana al tal punto da non essere penalmente responsabile delle sue azioni”.

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