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Due medici indagati per la morte del calciatore Astori

I due medici hanno firmato idoneità sportiva nonostante Astori avesse aritmie. “Dovevano consigliare più controlli”

 

La procura di Firenze ha emesso due avvisi di garanzia nei confronti di due medici, indagati per il reato di omicidio colposo del calciatore Davide Astori. Il difensore della Fiorentina e della Nazionale è deceduto il 4 marzo del 2018 in una camera d’albergo a Udine. I due medici, degli ospedali di Firenze e Cagliari, si sarebbero interessati alle autorizzazioni per l’idoneità sportiva del 31enne. In base alle indagini avrebbero firmato nonostante una serie di esami avessero evidenziato la presenza di extrasistoli ventricolari nel corso delle prove da sforzo a cui era stato sottoposto il calciatore. Gli avvisi di garanzia sono stati inviati nei giorni scorsi e al momento non risultano coinvolti nell’inchiesta i medici delle società sportive.

“Le indagini fatte su Davide Astori erano ‘insufficienti’ per trovare la malattia che poi ha causato la sua morte, una patologia silente non facile da individuare – ha detto Domenico Corrado, docente all’Università di Padova e perito incaricato dalla procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del difensore – Io non dico che erano sbagliate, posso solo dire che i due episodi di aritmie registrate in passato potevano indurre a fare ulteriori approfondimenti come previsto dalle linee guida.”

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