Le restrizioni imposte dal Governo a causa dello svilupparsi della pandemia da “COVID- 19”, che hanno limitato, per lunghi periodi, gli spostamenti da e verso l’estero e tra le varie regioni d’Italia, hanno portato – come emerso a livello di gravità indiziaria nel corso delle indagini e ferma restando per gli indagati la presunzione d’innocenza – all’ideazione ed alla creazione di nuove modalità di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti.